Quantcast
Channel: Commenti per Spigolature Salentine
Viewing all 3124 articles
Browse latest View live

Commenti su Un’insolita attività a Nardò nei porti di S. Caterina e S. Isidoro alla fine del XVI secolo. di Spigola(u)tori/ Armando Polito « Spigolature Salentine


Commenti su Rischio di scrufulàre? Meglio stare fermi! di Spigola(u)tori/ Armando Polito « Spigolature Salentine

Commenti su Nardò. San Giuseppe e la fera ti li cumitati di Spigola(u)tori/ Armando Polito « Spigolature Salentine

Commenti su A proposito di cumitati, ecco le terrecotte salentine di Spigola(u)tori/ Armando Polito « Spigolature Salentine

Commenti su Quella foto della trisavola… Elucubrazioni settembrine su un occasionale reperto di fine Ottocento di Spigola(u)tori/ Marcello Gaballo « Spigolature Salentine

Commenti su Su alcune reliquie conservate nella cappella di Tutti i Santi, nella cattedrale di Nardò di Spigola(u)tori/ Marcello Gaballo « Spigolature Salentine

Commenti su Curiosità antiquarie da una biblioteca conventuale (5) di Spigola(u)tori/ Marcello Gaballo « Spigolature Salentine

Commenti su Ecco i dolci natalizi del Salento! di Il lampasciòne in quattro puntate (4) « Spigolature Salentine


Commenti su Dall’insonnia all’ulcera, dalla tosse secca agli ascessi… il cipollotto (spunzàle) di Il lampasciòne in quattro puntate (4) « Spigolature Salentine

Commenti su Un antichissimo piatto salentino: cìciri e ttria di Il lampasciòne in quattro puntate (4) « Spigolature Salentine

Commenti su Il lampasciòne in quattro puntate (1) di Il lampasciòne in quattro puntate (4) « Spigolature Salentine

Commenti su Gastronomia/ Breve storia economica del lampascione di Il lampasciòne in quattro puntate (4) « Spigolature Salentine

Commenti su Il lampasciòne in quattro puntate (2) di Il lampasciòne in quattro puntate (4) « Spigolature Salentine

Commenti su Il lampasciòne in quattro puntate (3) di Il lampasciòne in quattro puntate (4) « Spigolature Salentine

Commenti su Il fardello dell’uomo bianco di gianni ferraris

$
0
0

sottoscrivo totalmente ogni sia pur piccolo dubbio. La Francia deve rifarsi una verginità e vuole il comando. Gli USA hanno interessi che vanno oltre la missione umanitaria. L’Italia ha cambiato, in pochissimi giorni, ruolo. Prima eravamo guardati con un misto di sorpresa e incredulità per le vicende boccaccesche di qualcuno. Ora si fa sul serio, si bombarda dove c’è tantissimo petrolio e l’Italia (portaerei d’Europa) è utilizzata copme lo zerbino su cui pulirsi i piedi prima di rientrare. Il ministro che vorrebbe andare su un balcone e dire spezzeremo le reni alla Libia, dice che daremo solo le basi. Poche ore dopo, dietro ordini degli altri, daremo anche gli aerei. Una missione contro l’oppressione dei libici da parte del loro dittatore che inizia dopo una settimana di massacri di libici è quanto meno sospetta.


Commenti su La presenza del crocifisso nella scuola non è un attentato alla libertà di gianni ferraris

$
0
0

“il laicismo fanatico e fondamentalista, basato sull’odio, sul razzismo, sulla diversità da una parte e superiorità dall’altra…” Lo potremmo contrapporre ai fondamentaslismi di ogni genere, religiosi e laici. Non ho nulla contro il crocifisso, anche se non ne possiedo. Però vedo scivolamenti inquietanti a volte in alcuni commenti che ho letto qua e là. Rispetto per ogni sensibilità, forse il senso del messaggio umano di Cristo è anche questo. Soprattutto rispetto per ogni religione e ogni non religione. A meno che non si voglia utilizzare, come un memorabile Don Camillo, il crocifisso come clava…..

Commenti su La presenza del crocifisso nella scuola non è un attentato alla libertà di Alessio

$
0
0

Condivido l’opinione di Gianni Ferraris.
Non ho nulla contro il crocifisso nei luoghi pubblici, pur non ritenendolo indispensabile. Il crocifisso nelle scuole e nei pubblici uffici è simbolo di una tradizione che, come sosteneva Croce, va oltre lo stesso cristianesimo. Non ci sarebbe, tuttavia, nulla di male ad esporre accanto ad esso simboli di altre religioni…oppure a non esporre alcun simbolo. Non è in questi luoghi che bisogna affermare la propria identità religiosa. Molto spesso, invece, vedo confermato quanto sostenuto da Adriano Prosperi in un articolo di Passato e Presente del 2010 “La presenza diffusa di una popolazione di altra religione che è anche una massa di senza diritti pronta ad essere sfruttata [...] aumenta impulsi di intolleranza e porta a innalzare barriere culturali. Da ciò il bisogno di definire in funzione difensiva la propria identità”

Commenti su Lo Tsunami che nel 1743 colpì il Salento di Oreste Caroppo

$
0
0

Riporto come contributo questo mio commento postato su facebook, con un post pubblicato proprio il 18.3.2011, stesso giorno di pubblicazione di questo soprastante correlato ed importante articolo su SpigolatureSalentine, di cui ho appena scoperto la coincidenza temporale, certamente scaturita dai tragici eventi che ci giungono dal Giappone a seguito del tremendo terremoto-tsunami, aggravato dal conseguente grave disastro nucleare ad una delle centrali atomiche di quel paese, pur tecnologicamente molto evoluto!
——————————————–

Proprio lungo le coste idilliache del Salento vi sono le località preferite dai nuclearisti italiani collusi con le mafie locali e le lobby del cemento per la costruzione di centrali nucleari!
Coste incantevoli quelle salentine, ma spazzate nei secoli da tremendi maremoti;
l’ultimo notevole è del 20 febbraio 1743.

Il maremoto del 20 febbraio 1743 è raccontato ancora ai geologi, e non, da tracce evidentissime in località Torre Sant’ Emiliano a sud di Otranto, dove si osserva un cordone di massi ciclopici sollevati dal mare a diversi metri d’altezza lungo la costa rocciosa, con una potenza da moto ondoso-tsunami impressionante. Quel maremoto fu provocato da un fortissimo terremoto che sconquassò l’intero Salento, dalla sua punta più meridionale, Leuca, fino ad Oria ed oltre, con numerosissimi edifici crollati o lesionati e centinaia di morti.

Per un approfondimento scientifico:
“I luoghi del terremoto del 1743 nel Salento”

http://www.geologiaegis.it/luoghi%20tour%201743.pdf

Da studi coordinati dal Prof. Paolo Sansò, geologo dell’Università del Salento, studioso anche del geosito di Torre Sant’Emiliano relativo al maremoto generato dallo stesso terremoto.

Più in particolare il professore P. Sansò ha recentemente esposto questi suoi studi in una conferenza tenutasi nella sua città, Maglie, venerdì 18 febbraio 2011, presso il Museo Civico di Paleontologia e Paletnologia, in occasione della presentazione del volume “Il Patrimonio geologico della Puglia. Territorio e geositi”, a cura della Società Italiana Geologia Ambientale, atteso risultato di una lunga attività di ricerca e confronto tra accademici, ricercatori e cultori delle Scienze della Terra, afferenti al Gruppo di Lavoro Geositi della SIGEA – Sezione Puglia.

A seguito del grave evento sismico del 1743 la cittadina di Maglie, ad esempio, dove non mancarano danni agli edifici, elevò al grado di protettore il santo orientale Nicola di Bari, protettore dai terremoti, e localmente già venerato dal popolo.

Non è dunque il Salento zona asismica come i nuclearisti hanno tentato di fare credere tra mille falsità scientifiche, di cui tutto il loro favellare ed agire è comunque intriso. Bugie volte a permettere l’ubicazione anche nel Salento di centrali e depositi di scorie.

Il fatto che si abbiano lunghi periodi di assenza di terremoti significativi nel Salento non è una ragione per stare tranquilli, tutt’altro, talvolta ciò può essere sintomatico di dinamiche tettoniche che riescono ad accumulare più energia che poi viene scaricatat con grossi terremoti molto dilazionati nel tempo, piuttosto che da frequenti terremoti ma di intensità minore!

E’ questo dato scientifico un elemento che deve ispirare l’edilizia salentina e tutta la pianificazione del territorio oggi e subito! Un dato che comporta un netto veto contrario a qualsiasi ipotesi di ubicazione nel Salento di depositi di scorie e centrali nucleari, fermo restando che non è quella sismica la sola ragione per cui non condannare il Salento, e tutto il sud Italia, ad un destino di cotanto plurimillenario inquinamento!

Un maremoto in Giappone non ha provocato un “incidente” ad una centrale nucleare pur con elevati standard di sicurezza, ha solo palesato a tutti l’intrinseca pericolosità, ben nota a chi si occupa di vera scienza, della tecnologia nucleare!

Commenti su La presenza del crocifisso nella scuola non è un attentato alla libertà di SANDRO

$
0
0

COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA

Art.7
Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani.
I loro rapporti sono regolati dai Patti Lateranensi. Le modificazioni dei Patti accettate dalle due parti, non richiedono procedimento di revisione costituzionale.

Art. 8.
Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge.
Le confessioni religiose diverse dalla cattolica hanno diritto di organizzarsi secondo i propri statuti, in quanto non contrastino con l’ordinamento giuridico italiano.
I loro rapporti con lo Stato sono regolati per legge sulla base di intese con le relative rappresentanze.

Art. 19.
Tutti hanno diritto di professare liberamente la propria fede religiosa in qualsiasi forma, individuale o associata, di farne propaganda e di esercitarne in privato o in pubblico il culto, purché non si tratti di riti contrari al buon costume.

Art. 20.
Il carattere ecclesiastico e il fine di religione o di culto d’una associazione od istituzione non possono essere causa di speciali limitazioni legislative, né di speciali gravami fiscali per la sua costituzione, capacità giuridica e ogni forma di attività.

Commenti su La presenza del crocifisso nella scuola non è un attentato alla libertà di Nicola Fasano

$
0
0

Personalmente sono rinfrancato dalla sentenza emessa dalla Corte europea.

Viewing all 3124 articles
Browse latest View live