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Channel: Commenti per Spigolature Salentine
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Commenti su Albicocche e Templari nel Salento di toto' borgia

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in un cenacolo tenuto a felline dal preside ennio ciriolo ,si parlava dei giardini intra ed extra moenia che vi erano nei secoli scorsi ad alliste e felline ,il denominatore comune di tutti questi giardini era il numero elevato di alberi di crisommole .giunto a casa mi misi alla ricerca di questo frutto,e scopri’ che era una varieta’ di albicocche molto pregiata,molto grossa e profumata dal colore giallo con sfumature rosee dalla polpa non aderente al nocciolo,detta anche mela d’oro dal greco”krysos+melon”. questa varieta’ oggi si coltiva nella zona di sorrento e continua ad essere molto pregiata,


Commenti su Serpenti di Woodi Forlano

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oh, gli scurzuni… quanti ne ho visti da bambino. e le sacare le catturavo. facile: amano davvero il latte, basta lasciare una bottiglia rovesciata con un fondo di latte, la sacara entra per bere e poi spesso non riesce più ad uscire fino a digestione completata. era solo per osservarne la bellezza… le lasciavo sempre libere dopo :)

Commenti su La torre di S. Maria dell’Alto sulla costa di Nardò di Woodi Forlano

Commenti su Il lavoro sporco della letteratura di armandop

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Il mio avvocato personale (e che…!, solamente Lui, non si tratta del Padreterno che non ne ha bisogno, poteva e può permetterselo?) mi ha appena suggerito, nel caso venissi arrestato, di dichiarare, prima ancora delle mie esatte generalità, di essere il “frutto di un’infanzia infelice”…Forse, caro Pier Paolo, se il fattaccio dovesse succedere, sarò meno coraggioso di te.

Commenti su Serpenti di armandop

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Probabilmente, date le dimensioni della sacara adulta, gli esemplari ricordati dal nostro gentile (soprattutto, almeno per me, perché poi, soddisfatta la curiosità, le lasciava libere di liberarsi…) interlocutore saranno state delle neonate. In piena estate credo che qualsiasi serpente assetato sarebbe disposto ad entrare in una bottiglia rovesciata contenente del liquido residuo. Passo l’idea ai pubblicitari di Uliveto e Rocchetta: l’uccellino (non dico Del Piero per non offendere la fede di qualcuno) comincia a manifestare (per via dell’età?…) qualche segno di stanchezza.

Commenti su La torre di S. Maria dell’Alto sulla costa di Nardò di Alfredo Romano

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La torre della mia infanzia e dei miei sogni aspettando i pirati saraceni.

Commenti su Serpenti di Marcello

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a me è stato raccontato da contadini che spesso le ritrovavano nei tubi per irrigare i campi, in cui si erano infilate per bere, senza riuscire a tornare indietro.

Che il serpente ricorresse all’espediente notturno di chiudere la bocca del lattante con la propria coda, per succhiare dal capezzolo della nutrice, lo avevo sentito anche io, raccontatomi coloristicamente da una famiglia che viveva in estate in contrada “Puzzuìu” (Pozzovivo, sulla Nardò-Leverano).

Commenti su Serpenti di Marcello

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“Sacara” si apostrofava anche quella donna che rispondeva con impeto a qualcuno


Commenti su Serpenti di armandop

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Con l’apostrofe “sacara!”, forma meno…virulenta di “ipra!” (vipera!), siamo al solito presuntuoso trasferimento dei nostri difetti sugli animali. Al di là delle leggende (o meno) circolanti dalla notte dei tempi sulla sacara e sulle deformazioni e probabili aggiunte della fantasia popolare, proprio l’altra sera mio cognato mi raccontava di aver sentito dire da suo padre (non sapppiamo se ne era stato testimone diretto…) che le sacare, dopo aver ingurgitato un uovo, si gettavano da un albero (che possano salirvi, questo l’ho visto fare io quattro giorni fa da un bell’esemplare) per romperlo e digerirlo così più rapidamente; mia madre, invece, sosteneva di aver sentito dire che la stessa operazione la sacara la compiva passando attraverso il buco di un muro e simili. Di certo si sa che l’animale ha muscoli così potenti da riuscire a rompere l’uovo senza bisogno di fare tuffi o azioni da contorsionista…

Commenti su Cucuzzano: due anime e due volti di raffaellaverdesca

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Chi è che non vorrebbe visitare Cucuzzano? Chi è che non vorrebbe applaudire Marco per questo suo reportage semiserio, tragicomico, ironico e nostalgico? Io, nel pubblico, faccio il tifo per la comprensione profonda dei lettori e per la passione di Marco Cavalera, salentino giovane e fedele alle sue origini, osservatore attento e apri-fila, spero, avanti a un esercito di irriducibili figli della Terra e della loro terra, nostre preziose eredità.

Commenti su La torre di S. Maria dell’Alto sulla costa di Nardò di raffaellaverdesca

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Quante paure e quanti incanti lungo le nostre coste! Le incursioni saracene hanno lasciato in eredità alle generazioni il ricordo del dolore e del sacrificio estremo, ma anche solide opere d’architettura oggi riconosciute arte, storia, paesaggio, sogno. Salvatore Muci ha elegantemente incartato un regalo da sempre sotto i nostri occhi ridandogli giusta fama e vivo colore. Sarà più divertente, ora, inerpicarsi fino alla torre dell’ALTO e guardare le meraviglie schiumose e verdeggianti che l’hanno cullata nel tempo.

Commenti su Mia madre Lucia che amava le bambole di Sonia Colopi

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Lo struggimento di ricordi così profondi hanno in sè una dolcezza che prende l’animo sin nel profondo e ci riporta tutti all’infanzia passata e ai profumi della fanciullezza,, a quel sentire il vissuto d’allora che aveva la magia di bambole e balocchi.che non conoscevano ancora l’elettronica moderna.
Grazie di questo dolce passo a ritroso, ogni tanto fa bene guardare dietro e cogliere quanto di bello e di buono ha lasciato dentro di noi.

Commenti su Appunti sulla torre del Fiume di S. Maria al Bagno nota come Quattro Colonne di Alfredo Romano

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Quanti ricordi. Negli anni ’50 si andavamo in villeggiatura a Santa Maria nei pressi delle Quattro Colonne per 15 giorni all’anno. Di notte dormivamo con le porte aperte per il caldo e ascoltavamo la musica e le canzoni che provenivano dalla Torre. “Suntu li cantanti” diceva mio padre, quasi a dire che erano quelli conosciuti che noi non potevamo vedere perché per noi era molto costoso. Ma non ci davano fastidio i cantanti, anzi, ci cullavano nella notte e il giorno dopo col mio amichetto Donatuccio ci avvicinavamo alla Torre e scrutavamo all’interno per vedere se ci fossero ancora i cantanti la cui voce soltanto bastava a rilegarli nel mito. Non conoscevamo i loro volti per via che non avevamo giornali né c’era la TV e il loro mito s’accresceva. Mi è capitato in questi ultimi anni di dormire più di qualche notte a Baia Verde di Gallipoli in casa di mio fratello per scoprire il bum-bum della musica techno a romperti i timpani e a farti sussultare e imprecare tutta la notte. Oh, che rimpianto per quei cantanti delle Quattro Colonne che ci cullavano nella notte!

Commenti su Lecce, vico del Pittaccio di Giacomo Cazzato

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Proprio sulla strada da cui si vede quel balconcino, in questi giorni sono stati sfrattati componenti della comunità marocchina. Percorro ogni giorno quella strada per andare a casa… Come al solito, si è dovuti arrivare all’emergenza. Come per l’Italia, anche a Lecce, nel paradiso apparente, l’inferno della vita strappata coi denti.

Commenti su Lecce e i conventi dedicati a Sant’Antonio da Padova di Alessandro Fiorentino

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Un bel lavoro, curato, puntuale, come sempre! Complimenti


Commenti su La preghiera del cane di piero

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Ho un pastore tedesco, il mio Full e mi sorprende andare alle radici. Comprendere ed essere compreso. Si dice solo come un cane eppure quando gli dedico un pò del mio tempo, siamo due cani soli! Mi sorprende e mi insegna alcune tattiche da usare con gli uomini che il progresso ha cambiato. L’esecuzione dei comandi non mi sembra automatica e mi meraviglia il fatto che a suo modo pensa il modo di eseguire o di giocare con gli ordini. C’è da imparare come vivere tra uomini. Osservateli ed applicate le loro tecniche tra pari. Sono vincenti! Questo sarebbe uno dei tanti motivi per dedicargli un posto nella nostra famiglia!

Commenti su A Borgagne Sulle orme di Idrusa di Alessandra Marotta

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Ancora grazie maestra per questo dono, un piccolo capolavoro che ho avuto il piacere di leggere, ma soprattutto di ascoltare!

Commenti su Il lavoro sporco della letteratura di soniavenuti

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Ma siamo sicuri che l’abbia letto?

Commenti su Lecce e i conventi dedicati a Sant’Antonio da Padova di Pier Paolo Tarsi

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Grande come sempre la nostra Giovanna! ;)

Commenti su Lecce e i conventi dedicati a Sant’Antonio da Padova di Affitti Salento

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ottimo ed esauriente articolo omaggio a S.Antonio, meritatissimo elogio

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