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Channel: Commenti per Spigolature Salentine
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Commenti su Libri/ Antonietta De Pace. La donna dei lumi di salvatore

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Il prof.Rino e’persona molto preparata e stimata


Commenti su La fratellanza sallentina ieri e oggi di wilma vedruccio

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Complimenti vivissimi per l’efficacia argomentativa.
“l’ossessione competitiva” è il vizio di tutti coloro che dicono di volere lo sviluppo del Salento….distruggendo le peculiarità del Salento.
Bello perdersi fra le stradine di campagna, inseguendo la scia di un formicaio o stracciarsi un pò le mani cercando more mature…

Commenti su S. Vito ha una pietra forata: appunti per un rito arcaico di Pier Paolo Tarsi

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Avere Brizio Montinaro in persona come cicerone che ci introduceva nei segreti di Calimera e delle sue antiche pietre è stato un piacere che non scorderò facilmente!

Commenti su La fratellanza sallentina ieri e oggi di Juan De la Elia

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Wilma, grazie mille per il tuo commento. Ne sono onorato!
L’ossessione competitiva nasce da un profondo disagio e senso di “inferiorità” che qualcuno, per anni (150, per la precisione), ha instillato nelle nostre menti. Ma per fortuna siamo qua ad affermare la nostra identità, che non coincide affatto con il modello di sviluppo che vogliono propinarci. Perché la storia è un continuum, che ci rende quello che siamo oggi. E oggi siamo ciò che eravamo 5000 anni fa: soldati che difendono il proprio territorio dai conquistatori. A differenza di allora non combattiamo con le armi e il “nemico” non proviene sempre dall’esterno…

Commenti su Lecce – S.O.S. per un portale di Il degrado consuma il portale su via Antonio Galateo a Lecce « Spigolature Salentine

Commenti su Hansel e Gretel sperduti nel Salento di wilma vedruccio

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Leggo per la prima volta questa reinterpretazione della fiaba antica.
Bello e inquietante il contesto geografico scelto, il Salento da fiaba con lieto fine…anche se oggi non si leggono più fiabe e il lieto fine è cosa rara.
Complimenti per l’impegno e la passione.

Commenti su S. Vito ha una pietra forata: appunti per un rito arcaico di Brizio

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Anche per me è stato un piacere incontrare gli spigolatori e passare con loro qualche ora. La Masseria San Biagio è stata molto accogliente, non è vero? Ci ritorneremo!
Brizio

Commenti su Hansel e Gretel sperduti nel Salento di Stefano.C.

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Stupendo.. bravissima Raffaella!


Commenti su Ma cos’è un cuturùsciu? di raffaellaverdesca

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Itinerari olfattivi che guidano i bimbi ai piaceri del palato, gli adulti ai ricordi, i nostalgici al rimpianto della semplicità. Non ho memoria di questi bei giochi descritti da Franco, ma gli assicuro che oggi pochi di noi, conterranei con coscienza, riuscirebbero a resistere davanti a quelle invitanti pozzanghere di acqua piovana immaginandole oceani. E’ così che riusciremmo a toglierci di dosso il fango della fretta, il sale dei viaggi esotici, la noia dell’incapacità del contatto, le catene dell’elettronica, la crudeltà degli slow food e la trappola dei fast food. Un ‘cuturùsciu’ come premio, come carezza d’incoraggiamento a riassaporare l’essenza delle cose, quella che è sempre buona e che non scade mai.

Commenti su Tarantismo salentino e antico culto ellenico di Asclepio di Marcello

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Caro Romualdo

permettimi di complimentarmi per il tuo splendido saggio sulle analogie tra Asclepio e San Paolo.
Non è mai successo finora, ma oggi Spigolature Salentine riporterà solo ed esclusivamente il tuo saggio, per il quale ti ringrazio a nome di tutti gli spigolatori, per aver voluto condividere queste ottime intuizioni, proposte in modo lineare ed esauriente.

Commenti su Tarantismo salentino e antico culto ellenico di Asclepio di ROMANOR

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Mi associo ai complimenti di Marcello nei riguardi di questa
interessantissima ricerca con relativo ed attento confronto tra i due
personaggi di cui trattasi.
Allo stesso tempo ringrazio Romualdo Rossetti per essersi prodigato
in questo interessantissimo saggio che permette al sottoscritto (vero
cultore della vera “essenza salentina” fuori dai confini pugliesi) di venire
a conoscenza di quelle che sono le origini ancestrali di un popolo che
sa sempre distinguersi per carattere, cultura e fede in quelli che sono
valori purtroppo oggi spesso e volentieri dimenticati.
Buon lavoro.
RomanoR

Commenti su Tarantismo salentino e antico culto ellenico di Asclepio di ValerioM

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prima di Galatina ed antecedentemente alla secondà metà del XVIII secolo, vi furono più importanti centri e svariati Santi per la cura del tarantismo. salentino…. prendere Galatina come esempio è solo una forzatura storica.

Commenti su Ma cos’è un cuturùsciu? di Antonietta Cesari

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Quante barchette fatte insieme a mio fratello quando pioveva.Le mettevamo nella navetta dove scorreva l’acqua e le vedevamo allontanarsi più o meno veloci a seconda della quantità di pioggia che vi scorreva. E poi avevo vicino a casa un forno dove si portavano in autunno i fichi per farli infornare……che profumi inebrianti di zuccheri naturali caramellati al limone e cannella…… veramente bellissimi e dolci ricordi.

Commenti su Tarantismo salentino e antico culto ellenico di Asclepio di lucio

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Sono d’accordo i miti ..come quello della taranta vengono da molto lontano sia nello spazio che nel tempo….

Commenti su Non si mangiano ricci in giugno di armandop

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“le vecchie cose di pessimo gusto” chiamava Fogazzaro…

Io ero rimasto alle “buone cose di pessimo gusto” (Guido Gozzano, L’amica di nonna Speranza, v. 2) e non sono riuscito a trovare da nessuna parte la presunta espressione fogazzariana (però, che effetto che fa quest’aggettivo!) della quale, se esistesse, quella gozzaniana (manco questo scherza…) sarebbe un ricalco…


Commenti su Teresina di Tiggiano di don Antonio Riva

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domenica 10 giugno u.s., solennità del Corpus Domini, mentre la solenne processione con il SS. Sacramneto percorreva via XXIV Maggio, il lungo corteo di fedeli ha potuto avvertire il riverbero della carissima Teresina. la passaggio del civico 60 gli occhi di tutti si son rivolti al cielo: la strada era attraversata dal festone di edera, fiori e luci e le soglie e davanzali della casa di Teresina adornata di piante, fiori e luci. alla sua morte una domanda, tra le tante, sorgeva nel cuore dei Tiggianesi: “E adesso non vedremo più il giorno del Corpus Domini il cordone di edera sospeso davanti casa sua!?!” ci ha pensato il figlio, Antonio, che ha voluto perpetuare il ricordo e l’insegnamento della madre. al passaggio di Gesù Eucaristico il “tonu” di Teresina, così come ci ha tramandato lei nel nome e nell’antica arte di intrecciare i rami verdi, c’era e al centro un cartiglio: “Teresina c’è”- c’è nel ricordo del figlio, nel ricordo di tutti noi, c’è nel Corpo vivo e vero di Cristo, c’è stata nella lacrima e nel sorriso commosso dei Tiggianesi al passaggio di quella solenne processione!
grazie Antonio per non averci fatto sentire l’assenza di tua madre!

Commenti su Di passaggio di raffaellaverdesca

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Andrea Calabrese esprime in maniera sublime il mistero, la meraviglia e l’angoscia che l’Universo imprime sull’uomo. Poche parole, tutto il senso di un dimandar il vero alle stagioni danzanti sui padri, sulle madri, sui nonni e sui loro avi. Tempo. Domande.
Andrea procede a una contromossa e cerca d’imprimere con voglia e disperazione il suo segno di riconoscimento massimo, dopo il Dna e i pensieri, su una materia liquida: impronte digitali, bisogno di conferma della propria esistenza, desiderio di lasciarne un segno a chi di là passerà e incertezza che questo possa rimanere, valere, costruire, insegnare, sopravvivere. Sfiducia e speranza. Di certo questi tuoi bellissimi versi, Andrea, parleranno a lungo di te e della tua profonda e plastica interiorità. I polpastrelli indelebili nei segni sono le idee e il loro frutto.

Commenti su Sulle orme del cuturùsciu di raffaellaverdesca

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Caro Armando, il Rholfs, gli antichi popoli latini e greci con le loro abitudini, la propria lingua e cultura, sembra siano nati per supportare la tua mente analitica e creativa. Finestre temporali insignificanti quelle aperte sulle differenze d’epoca e sulla consecutio temporum delle scoperte e dei significati che tu ci offri conditi con tanta raffinata precisione e piccante ironia. Tu ci appassioni, ci trascini nella ricerca di tanti traguardi a noi quasi sempre sconosciuti o, ammettiamolo pure, da noi comodamente ignorati. La parola, in fondo, è una bandiera della storia e conoscerla aiuta a conoscere meglio se stessi. Grazie.

Commenti su I volti di carta di Raffaella Verdesca di raffaellaverdesca

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Grazie a te, Paolo, per questa brillante interpretazione di storie e vissuti, di sentimenti e sacrifici, di sogni e realtà. Più occhi vedono, più cuori imparano, più parole raccontano.

Commenti su Di passaggio di andreacalabrese24

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Polvere eravamo e polvere torneremo. La nostra consistenza immateriale, la nostra parvenza di esseri umani ci impedirà di lasciare un segno tangibile sulla Terra perché verrà subito lavata via da chi per primo ci compiangerà. Scompariremo come le ombre al tramonto del sole o come cenere al primo scroscio di pioggia. Triste destino quello dell’uomo, avere coscienza della propria anima e non sapere se veramente vivrà per sempre. Voler costruire per tutta la vita e non lasciare altro che castelli di sabbia davanti ad un mare in tempesta.

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