Quantcast
Channel: Commenti per Spigolature Salentine
Viewing all 3124 articles
Browse latest View live

Commenti su Lettera a tutti gli “Spigolatori Salentini” riguardo le trivellazioni nei mari del Salento di Carla De Nunzio

0
0

Gentilissimo Dott. Marcello Gaballo,
apprezzo molto il sostegno che, grazie alla Sua sensibilità, “Spigolature Salentine” sta dando all’appello lanciato dalla Prof.ssa D’Orsogna ospitando il testo della sua comunicazione rivolta alle istituzioni, alle associazioni e al mondo del volontariato.
Le sarei grata se Lei volesse aggiungere -a commento della lettera di mio marito Beniamino e dell’intervento della Prof.ssa D’Orsogna- quanto da me scritto oggi al Difensore Civico della Provincia di Lecce e al Sindaco di Otranto.
RingraziandoLa anticipatamente, Le porgo i più cordiali saluti.
Carla De Nunzio

Appello della Prof.ssa Maria Rita D’Orsogna contro il rilascio delle concessioni d149 e d71 alla Northern Petroleum

Lettera a:
Sen. Giorgio de Giuseppe – Difensore Civico della Provincia di Lecce
Dott. Luciano Cariddi – Sindaco di Otranto

………
e p. c. a:

Prof.ssa Maria Rita D’Orsogna
Associate Professor Mathematics Department
California State University at Northrigde
Los Angeles, CA

Prof. Michele Eugenio Di Carlo
Presidente del Comitato “per la tutela del mare del Gargano”

Sig. Beniamino Piemontese
Socio dell’Associazione Ideale Osservatorio Torre di Belloluogo

………
Oggetto:
Appello della Prof.ssa Maria Rita D’Orsogna contro il rilascio delle concessioni d149 e d71 alla Northern Petroleum

Illustrissimo Difensore Civico Provinciale Sen Giorgio de Giuseppe,
Illustrissimo Sindaco di Otranto Dott. Luciano Cariddi,

l’appello della Prof.ssa Maria Rita D’Orsogna contro il rilascio delle concessioni alla Northern Petroleum da parte del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare è fondato, sensato e ragionevole, e mi allarma e mi inquieta.
L’ipotesi del rilascio delle autorizzazioni richieste dalla società petrolifera straniera da parte dello Stato Italiano per condurre attività di ricerca finalizzate all’estrazione di petrolio dai fondali marini delle acque del Salento e della Puglia rappresenta di per sé una vera iattura per le popolazioni e per l’ambiente perché non solo sarebbe l’atto preliminare dello sfruttamento delle risorse naturali -che sono
un bene prezioso e scarso- ma comporterebbe inoltre l’aggravante di costituire un pericolo devastante contro le vere fonti di ricchezza e di reddito della nostra terra: l’ambiente, l’arte, la cultura, il benessere, la natura, il mare, il turismo, la storia.
L’eventualità del rilascio delle suddette autorizzazioni da parte del competente Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare sarebbe una contraddizione in termini perché non c’è TUTELA
DELL’AMBIENTE, DEL TERRITORIO E DEL MARE senza la negazione ed il respingimento di tali richieste di autorizzazione ad attività di ricerca ed estrazione di petrolio sottomarino, per le immaginabili conseguenze negative a carico dell’Ambiente, del Territorio e del Mare del nostro Salento, della nostra Puglia, della nostra Italia.
Per questi motivi la scrivente aderisce civilmente e moralmente all’appello lanciato dalla Prof.ssa Maria Rita D’Orsogna e chiede e sollecita le SS. LL. Ill.me a voler assumere una posizione di coscienza e ad intervenire con tutto il peso della propria carica istituzionale manifestando una posizione istituzionale chiara e forte su questa delicatissima questione, a difesa delle popolazioni della Provincia di Lecce e del Comune di Otranto.

Con osservanza.

Carla De Nunzio

………
Mittente:
Prof.ssa Carla De Nunzio
Associazione Ideale Osservatorio Torre di Belloluogo
http://www.torredibelloluogo.com


Commenti su Lettera a tutti gli “Spigolatori Salentini” riguardo le trivellazioni nei mari del Salento di Beniamino Piemontese

0
0

LA GAZZETTA DI LECCE (pagine locali de La Gazzetta del
Mezzogiorno) dedica oggi un articolo dal titolo “Difendiamo il mare
salentino dalle multinazionali del petrolio” riguardante una
interrogazione del Sen. Rosario Giorgio Costa (Pdl).
Se tutti i parlamentari salentini si rivolgessero contro le
trivellazioni, sarbbe buona cosa.
chissà che l’intervento di Spigolature salentine non risvegli i
dormienti… chissà!

Buon lavoro

Commenti su Lettera a tutti gli “Spigolatori Salentini” riguardo le trivellazioni nei mari del Salento di Beniamino Piemontese

0
0

Al Dist.mo Dott. Antonio Maria Gabellone
PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI LECCE

e p. c. a:

Prof.ssa Maria Rita D’Orsogna
Associate Professor Mathematics Department
California State University at Northrigde
Los Angeles, CA

Prof. Michele Eugenio Di Carlo
Presidente del Comitato “per la tutela del mare del Gargano”

Dott. Marcello Gaballo
Spigolature Salentine.it

Oggetto:
Pubblicazione sul sito http://www.spigolaturesalentine.it della “Lettera a
tutti gli Spigolatori Salentini” riguardo le trivellazioni nei mari del
Salento (29 luglio 2011)

Distintissimo Signor Presidente della Provincia di Lecce Dott. Antonio
Maria Gabellone,

nel mentre leggo con vivo interesse sulla “Gazzetta di Lecce” di oggi
l’articolo intitolato “Difendiamo il mare salentino dalle multinazionali
del petrolio” riguardante l’interrogazione parlamentare presentata in
data 6 luglio u. s. dal Sen. Rosario Giorgio Costa (Pdl) contro le
autorizzazioni alle trivellazioni nel mare di Puglia e del Salento, e
considerando che sarebbe cosa buona se tutti i parlamentari salentini
seguissero l’esempio del nostro esimio Senatore Costa di Matino (Le), mi
permetto di segnalarLe la pubblicazione dell’intervento intitolato
“Lettera a tutti gli Spigolatori Salentini” riguardante la netta
contrarietà alle trivellazioni nei mari del Salento pubblicata oggi con
grande evidenza dall’importante sito web “Spigolature Salentine” a cura
del Dott. Marcello Gaballo.
Eccone di seguito il testo.
Con ossequio.
Beniamino Piemontese
Lecce

Lettera a tutti gli “Spigolatori Salentini” riguardo le trivellazioni
nei mari del Salento (29 luglio 2011)

IN DIFESA DEL MARE DELLA PUGLIA E DELLE COSTE DEL SALENTO

Commenti su Lettera a tutti gli “Spigolatori Salentini” riguardo le trivellazioni nei mari del Salento di Teresa Maria Rauzino

0
0

Osservazioni contro le Concessioni D71 BR-EL e D149 BR-EL Northern Petroleum inviate dal Centro Studi Martella di Peschici al Ministero dell’Ambiente e Ministero per i Beni e le Attività Culturali

Centro Studi Martella
c/o Hotel d’Amato
Località Arenazzo
71010 Peschici (FG)

Ministero dell’Ambiente
Direzione per la Salvaguardia Ambientale del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare – Divisione III
Attenzione: Concessione d71 FR-NP e d149 DR-NP Northern Petroleum
Via Cristoforo Colombo, 44
00147 – Roma

e p.c. : Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Direzione Generale per la Qualità e la Tutela del Paesaggio e l’Arte Contemporanea
Via San Michele, 22
00153 – Roma

Oggetto : Osservazioni contro le Concessioni D71 BR-EL e D149 BR-EL Northern Petroleum

Con la presente comunicazione, il Centro Studi “Giuseppe Martella di Peschici”, parte integrante della Rete nazionale contro le trivellazioni nel mare Adriatico e nel mar Ionio, intende esprimere un deciso NO all’attività di ricerca e sfruttamento di idrocarburi lungo le coste del basso Adriatico da parte della ditta britannica Northern Petroleum, secondo le concessioni d71 FR-NP e d149 DR-NP, rese note sul sito del Ministero dell’Ambiente.
I progetti in esame riguardano le ispezioni sismiche con l’invasiva tecnica air gun a soli 25 chilometri da riva e la possibile installazione di pozzi per la ricerca e l’estrazione di idrocarburi.

La Northern Petroleum afferma di voler inizialmente eseguire ispezioni sismiche per 50 giorni lungo un tracciato di ben 4300 chilometri, attività propedeutica alla trivellazione di pozzi esplorativi. In caso di successo è presumibile che seguiranno installazioni di piattaforme petrolifere che potrebbero restare attive per decenni nei mari pugliesi.
Senz’altro non è una strada che ci porterebbe all’indipendenza dal petrolio straniero, né darà proventi economici significativi all’Italia poiché ci spetterà una percentuale molto bassa dell’introito economico che la Northern Petroleum potrebbe realizzare dalla coltivazione degli eventuali pozzi petroliferi.
Fra l’altro, la qualità del petrolio italiano, come documentato da vari studi scientifici, è pessima. Anzitutto è difficile da estrarre, a causa della profondità, è “amaro” perché la presenza dei gas sulfurei lo rende altamente corrosivo, e pesante perché la struttura molecolare degli idrocarburi è troppo lunga per poter ottenerne benzina. L’hydrogen sulfide (H2S), inoltre, è considerato un veleno ad ampio spettro poiché può danneggiare diversi apparati anatomici (impedisce all’ossigeno di arrivare alle cellule). E’ un gas facilmente infiammabile e la tossicità è addirittura paragonabile al cianuro. Siccome il petrolio è difficile da estrarre, si ricorre all’eliminazione in loco dello scarto sulfureo mediante un processo di desolforazione e i residui incendiati vengono rilasciati nell’atmosfera. Basti pensare che una sola piattaforma petrolifera rilascia nel mare circa 90mila tonnellate di inquinamento: un risultato davvero inquietante.

Occorre quindi porsi in un ottica globale e valutare la totalità del progetto in esame e le sue conseguenze future, a lungo termine. Da questo punto di vista, il documento di VIA sottomesso dalla Northern Petroleum è da considerarsi incompleto ed estremamente fuorviante. E’ infatti singolare che nella VIA vi sia una lunga discussione sulla presunta necessità in Italia di estrarre petrolio dal territorio e dai mari nazionali, ma che invece non si faccia menzione alcuna dei possibili impatti ambientali, in termini di subsidenza, scoppi di pozzi, rilasci a mare di sostanze tossiche come fanghi e fluidi perforanti o acque di risulta che possono diffondere per decine di chilometri dai punti di emissione. Questo né in generale, né nel particolare della realtà pugliese interessata dalle concessioni d149 FR-NP e d71 DR-NP.

Gli strumenti utilizzati per trivellare nel mare è, com’è noto l’air-gun, ossia violenti spari d’aria compressa per individuare i giacimenti sotterranei. L’air gun è una tecnica invasiva che danneggia flora e fauna marine, come documentato più e più volte nella letteratura mondiale, e che può causare perdita dell’udito e del senso dell’orientamento nei cetacei o lesioni a volte mortali. Tra le numerose specie messe a rischio ci sono anche capodogli e delfini, periodicamente avvistati lungo le coste pugliesi, abruzzesi e molisane, e specie minori e bentonitiche, fondamentali per garantire un buon pescato.
La Northern Petroleum minimizza gli effetti negativi dell’air gun, mentre diversi articoli scientifici mostrano il contrario. Uno degli studi più recenti dal titolo “Sometimes Sperm Whales (Physeter macrocephalus) Cannot Find Their Way Back to the High Seas: A Multidisciplinary Study on a Mass Stranding”, condotto da una equipe internazionale esperta sui comportamenti delle specie marine, pubblicato nel Maggio 2011 su Plos-One, afferma che fra le cause possibili dello spiaggiamento dei sette capodogli avvenuto nel dicembre 2009 nel mare di Puglia (precisamente a Foce Varano-Capojale (FG), non sono da escludersi le ispezioni sismiche marine.

Nella VIA non sono neppure menzionati i possibili impatti all’economia costiera delle comunità interessate che, allo stato attuale, è totalmente incompatibile con lo sfruttamento di idrocarburi. Il turismo di Otranto, Lecce e Monopoli è assolutamente INCONCILIABILE con possibili piattaforme, oleodotti, transito petroliere, scoppi accidentali o sversamenti a mare… Il territorio è a forte vocazione turistica, quindi scegliere il contrario significherebbe trasformare un patrimonio di importanza inestimabile in un distretto industriale. Insomma, un vero e proprio vilipendio al turismo. Per noi la risposta, nonché la scelta più giusta, è scontata: turismo.
La zona proposta dalla Northern Petroleum per eseguire sondaggi sismici e successivamente – se lo riterrà opportuno – per trivellare il fondale marino, è di alto valore naturalistico, turistico-recettivo ed ha nella qualità del pescato il suo fiore all’occhiello.
L’area scelta dalla Northern Petroleum è, come il Ministero dell’Ambiente ben sa, nelle strette vicinanze di ben nove siti di interesse comunitario, la Rete Natura 2000, ritenuta a ragione il principale strumento per la protezione della biodiversità in Europa, e di varie zone di ripopolamento ittico, strumentali per la crescita dell’industria della pesca in Puglia. Per alcuni siti di interesse comunitario la Northern Petroleum afferma che date le loro distanze dalle concessioni d71 FR-NP e d149 DR-NP – che variano fra i 10 e i 30 chilometri – e dato il carattere temporaneo delle operazioni air gun, gli impatti ambientali saranno nulli.

Queste affermazioni sono da considerarsi inaccettabili, considerato che – come abbiamo già detto – lo scopo finale della Northern Petroleum è estrarre petrolio per i prossimi decenni e non solo eseguire ispezioni sismiche per 50 giorni, e visto che la protezione di aree naturalistiche di pregio o di ripopolamento ittico dovrebbe essere di primaria importanza, per la loro grande valenza ambientale ed economica. In altri paesi come in Norvegia o lungo le coste pacifiche ed atlantiche degli USA, le zone in cui è vietato trivellare, eseguire sondaggi sismici e in generale operazioni petrolifere è dell’ordine delle centinaia di chilometri da riva, e non dieci, per garantire l’assoluta integrità del mare e delle attività esistenti.

Più in generale, la petrolizzazione dell’Adriatico meridionale, in cui rientra il progetto Northern Petroleum, è in totale contrasto con l’attuale assetto delle nostre coste e stravolgerebbe l’industria del turismo, basata su un’immagine di territorio sano e sostenibile. Le attività proposte dalla Northern Petroleum non porteranno nulla di buono alla Puglia. Essendo inglese, la ditta proponente è libera di vendere derivati petroliferi su mercati internazionali e non necessariamente a commercializzarli in Italia.
Nella migliore delle ipotesi, la Northern Petroleum potrebbe produrre solo una piccola percentuale del fabbisogno nazionale di petrolio, con pochi vantaggi per la collettività italiana, che continuerà ad importare idrocarburi dall’estero. Basti pensare che il 94% del greggio utilizzato oggi in Italia è importato, nonostante la nostra nazione ospiti il maggior giacimento di petrolio d’Europa, precisamente in Basilicata. La storia di quella regione insegna che le trivellazioni, in terra o in mare, non portano benessere alle comunità locali, ma solo inquinamento e peggioramento della qualità della vita. In Basilicata estraggono petrolio da circa quindici anni, eppure il costo della benzina anziché diminuire, aumenta. I danni si ripercuotono anche su piante, vegetali e vigneti, che non riescono più a produrre vini di buona qualità, quindi si ha un’agricoltura “al petrolio”. Il dato inquietante e che ci preoccupa è davvero che la regione lucana ha raggiunto un tasso molto elevato di malattie tumorali, soprattutto nei bambini.
Ma non finisce qui, poiché bisogna considerare gli eventuali incidenti petroliferi accaduti negli ultimi anni, Ad esempio, quello del Golfo del Messico 2010, il più grande disastro della storia ambientale negli Usa.

La petrolizzazione dell’Adriatico meridionale, del mar Ionio da parte della Northern Petroleum

Data la posizione geografica e la bellezza dell’Italia, una nazione più lungimirante della nostra incentiverebbe con più convinzione la produzione di energia sostenibile, investimento di gran lunga più saggio e economicamente conveniente delle estrazioni di petrolio.

La presente lettera è da intendersi ai sensi dell’articolo 6, comma 9 della legge 8 luglio 1986 n.349, che consente a ogni cittadino italiano di presentare in forma scritta le proprie osservazioni sui progetti sottoposti a Valutazione d’Impatto Ambientale (VIA) e ai sensi del trattato di Aarhus. Quest’ultimo, recepito anche dall’Italia, afferma che le popolazioni hanno il diritto di esprimere la propria opinione su proposte ad alto impatto ambientale e che l’opinione dei cittadini deve essere vincolante.

Esortiamo dunque i Ministeri a bocciare i progetti Northern Petroleum e tutti gli altri a venire, in rispetto dell’Adriatico, della volontà popolare e della legislazione vigente.

Peschici 27 luglio 2011

Il Presidente del Centro Studi Giuseppe Martella di Peschici

Teresa Maria Rauzino

Commenti su Lettera a tutti gli “Spigolatori Salentini” riguardo le trivellazioni nei mari del Salento di Teresa Maria Rauzino

0
0

Osservazioni contro le Concessioni D71 BR-EL e D149 BR-EL Northern Petroleum inviate dal Centro Studi Martella di Peschici al Ministero dell’Ambiente e Ministero per i Beni e le Attività Culturali

Comitato per la tutela del mare del Gargano
Piazzale Aldo Moro n. 24
71019 Vieste (FG)

Al Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare
Direzione per la Salvaguardia Ambientale – Divisione III
Attenzione: Concessione d71 FR-NP e d149 DR-NP Northern Petroleum
Via Cristoforo Colombo, 44
00147 – Roma

p.c.: Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Direzione Generale per la Qualità e la Tutela del Paesaggio e l’Arte Contemporanea
Via San Michele, 22
00153 – Roma
Oggetto: Osservazioni contro Concessione d71 FR-NP e d149 DR-NP Northern Petroleum.

Con la presente il Comitato per la tutela del mare del Gargano, che ha tra i propri compiti statutari la salvaguardia dell’ecosistema marino, la tutela della salute delle popolazioni garganiche, la sensibilizzazione dell’opinione pubblica sui temi della salubrità del mare e dei rischi per la salute umana derivanti dall’inquinamento dello stesso, già organizzatore della manifestazione del 24 aprile 2010 a Lesina contro il parere positivo espresso dall’ufficio valutazione di impatto ambientale alla richiesta della società irlandese Petrolceltic Elsa, parte integrante della Rete nazionale contro le trivellazioni nel mare Adriatico e nel mar Ionio, esprime, come già fatto per le aree adiacenti alle isole Tremiti, la propria contrarietà alle ispezioni sismiche e all’installazione dei pozzi petroliferi d71 FR-NP e d149 DR-NP per la ricerca di idrocarburi, come proposto dalla Northern Petroleum di Londra. Non possiamo permettere tacitamente che pozzi sorgano lungo il litorale pugliese, a circa 25 km dalla riva, in quanto, se approvati tali pozzi rappresenterebbero l’inizio di una vera e propria aggressione dell’Adriatico meridionale da parte di ditte petrolifere straniere con gravi danni e ripercussioni negative anche sulle attività umane che si svolgono sul Gargano.
Oltretutto, la VIA prevede l’uso di tecniche invasive come l’air gun con danni alla pesca, ripercussioni estremamente negative sulla salute e sulla vita stessa degli animali del mare, realizzazione di pozzi esplorativi che potrebbero restare nei nostri mari per decenni, se produttivi. Il progetto della Northern Petroleum non mette in nessuna evidenza l’inevitabile uso di fanghi e fluidi perforanti e la produzione di acque di risulta altamente tossiche che ogni pozzo, preliminare o permanente, comporta. La Northern Petroleum non menziona neppure i pericoli di subsidenza, scoppi, inquinamento e semplicemente ignora gli effetti disastrosi sull’attività della pesca, già fortemente minacciata da scarichi velenosi di tutti i tipi, o sul settore turismo che è una delle attività prevalenti della Puglia.
Il mare Adriatico deve essere difeso e tutelato dall’attività estrattiva del petrolio, inclusi i progetti in esame, che sono da ritenersi in forte e totale contrasto con l’ambiente, l’economia, la storia, le tradizioni della Puglia e delle sue coste. Una Puglia che deve difendere ad ogni costo il turismo di qualità, la pesca, l’agricoltura, la salute dei cittadini, la sua consolidata immagine di territorio sano.
L’estrazione di scarse quantità di petrolio pesante, ricco di zolfo, con guadagni irrisori da parte dello Stato, non deve e non può giustificare l’aggressione alle nostre attività produttive, alla nostra salute, al nostro territorio.
La presente è da intendersi ai sensi dell’articolo 6, comma 9 della legge 8 luglio 1986 n.349, che consente ai cittadini di presentare osservazioni sui progetti sottoposti a VIA e ai sensi del trattato di Aarhus che, recepito anche in Italia, consente alle popolazioni il diritto di esprimersi su proposte ad alto impatto ambientale, rendendo l’opinione dei cittadini vincolante. Rinnoviamo, quindi, la preghiera affinchè i Ministeri competenti
boccino i progetti della Northern Petroleum, rispettando la volontà delle popolazioni della Puglia e dell’Adriatico, sancita e conclamata anche dalla regione Puglia.

Vieste, 25 luglio 2011

Michele Eugenio Di Carlo
Presidente Comitato per la tutela del mare del Gargano

Commenti su Lettera a tutti gli “Spigolatori Salentini” riguardo le trivellazioni nei mari del Salento di Teresa Maria Rauzino

0
0

Le Osservazioni dal Centro Studi Martella di Peschici e dal Comitato di tutela del mare del Gargano contro le Concessioni D71 BR-EL e D149 BR-EL Northern Petroleum inviate al Ministero dell’Ambiente e Ministero per i Beni e le Attività Culturali insieme a numerose altre opposizioni inviate finora al Ministero da Associazioni, Chiese, e cittadini sono scaricabili nel data base della prof.ssa Maria Rita d’Orsogna al seguente indirizzo web: http://www.csun.edu/~dorsogna/nodrill/NorthernPetroleum_D.149.DR.NP/

Imitateci, prendendo spunto dalle nostre Osservazioni, per inviare le vostre. Avete tempo fino al 2 agosto.

Commenti su Lettera a tutti gli “Spigolatori Salentini” riguardo le trivellazioni nei mari del Salento di Michele Eugenio Di Carlo

0
0

Vieste, 29 luglio 2011

Gentile Direttore.
trasmetto le osservazioni redatte dal Comitato per la tutela del mare
del Gargano al Ministero dell’Ambiente contro le concessioni d149 e d71
alla Northern Petroleum, con preghiera di pubblicare anche la lettera che rivolgo alla stampa locale, provinciale e regionale che fornisce le informazioni necessarie affinché entro il 2 agosto 2011 (termine ultimo per produrre le osservazioni) cittadini e associazioni siano messi in condizione di produrre osservazioni utilissime e necessarie per difendere il nostro territorio.
Con i miei più cordiali saluti e gli auguri di buon lavoro.

Michele Eugenio Di Carlo
Presidente del Comitato per la tutela del mare del Gargano

LETTERA ALLA STAMPA
Nel trasmettere alla stampa le osservazioni al Ministero dell’
Ambiente redatte del Comitato per la tutela del mare del Gargano contro
le concessioni alla Northern Petroleum, relative al medio e basso
Adriatico, ritengo doveroso ringraziare Maria Rita D’Orsogna,
professore associato di Matematica Applicata presso l’Università di Los
Angeles, per aver fornito anche in questa occasione il supporto tecnico-
scientifico necessario a analizzare i fatti e a scrivere le
osservazioni stesse.
E’ stata la Dottoressa Maria Rita D’Orsogna a comunicarci che la
società Northern Petroleum intende avviare l’iter burocratico per
trivellare le coste del medio e basso Adriatico con le seguenti
località interessate: Bari, Monopoli, Polignano a mare, Brindisi,
Fasano, Cisternino, Ostuni, Carovigno, Meledugno, Otranto, Giurdignano,
Uggiano La Chiesa, Torre Guaceto, Macchia San Giovanni, Punta della
Contessa, Foce Canale Giancola, Rauccio, Aquatina Frigole, Torre
Veneri, Le Cesine, Torre dell’Orso, Palude dei Tamari, Laghi Alimini,
Santa Maria di Leuca, Posidonieto Capo San Gregorio, Punta Ristola.
Le concessioni d149 e d71 prevedono indagini esplorative con la
tecnica dell’airgun e l’installazione di pozzi estrattivi a una ventina
di chilometri dalla riva, in zone altamente turistiche e naturalistiche
con ben nove aree protette e rilascio di sostanze inquinanti dannose
alla fauna marina, all’uomo e alle sue attività economiche.
Danni incalcolabili in cambio del solo 4% dei ricavi del petrolio
estratto.
Ancora pochi giorni per produrre da parte di cittadini e associazioni
le osservazioni al ministero dell’ambiente seguendo le indicazioni
della Prof.essa D’Orsogna:
http://dorsogna.blogspot.com/2011/07/affondiamo-la-northern-
petroleum.html

Michele Eugenio Di Carlo
Presidente Comitato per la tutela del mare del Gargano

Allegato:

OSSERVAZIONI AL MINISTERO DELL’AMBIENTE DEL COMITATO PER LA TUTELA
DEL MARE DEL GARGANO

Comitato per la tutela del mare del Gargano
Piazzale Aldo Moro n. 24
71019 Vieste (FG)

Al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare
Direzione per la Salvaguardia Ambientale – Divisione III
Attenzione: Concessione d71 FR-NP e d149 DR-NP Northern Petroleum
Via Cristoforo Colombo, 44
00147 – Roma

p.c.: Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Direzione Generale per la Qualità e la Tutela del Paesaggio e l’Arte
Contemporanea
Via San Michele, 22
00153 – Roma

Oggetto: Osservazioni contro Concessione d71 FR-NP e d149 DR-NP
Northern Petroleum.

Con la presente il Comitato per la tutela del mare del Gargano, che
ha tra i propri compiti statutari la salvaguardia dell’ecosistema
marino, la tutela della salute delle popolazioni garganiche, la
sensibilizzazione dell’opinione pubblica sui temi della salubrità del
mare e dei rischi per la salute umana derivanti dall’inquinamento dello
stesso, già organizzatore della manifestazione del 24 aprile 2010 a
Lesina contro il parere positivo espresso dall’ufficio valutazione di
impatto ambientale alla richiesta della società irlandese Petrolceltic
Elsa, parte integrante della Rete nazionale per la difesa e la
valorizzazione del mare Adriatico e del mar Ionio, esprime, come già
fatto per le aree adiacenti alle isole Tremiti, la propria contrarietà
alle ispezioni sismiche e all’installazione dei pozzi petroliferi d71
FR-NP e d149 DR-NP per la ricerca di idrocarburi, come proposto dalla
Northern Petroleum di Londra. Non possiamo permettere tacitamente che
pozzi sorgano lungo il litorale pugliese, a circa 25 km dalla riva, in
quanto, se approvati tali pozzi rappresenterebbero l’inizio di una vera
e propria aggressione dell’Adriatico meridionale da parte di ditte
petrolifere straniere con gravi danni e ripercussioni negative anche
sulle attività umane che si svolgono sul Gargano.

Oltretutto, la VIA prevede l’uso di tecniche invasive come l’air gun
con danni alla pesca, ripercussioni estremamente negative sulla salute
e sulla vita stessa degli animali del mare, realizzazione di pozzi
esplorativi che potrebbero restare nei nostri mari per decenni, se
produttivi. Il progetto della Northern Petroleum non mette in nessuna
evidenza l’inevitabile uso di fanghi e fluidi perforanti e la
produzione di acque di risulta altamente tossiche che ogni pozzo,
preliminare o permanente, comporta. La Northern Petroleum non menziona
neppure i pericoli di subsidenza, scoppi, inquinamento e semplicemente
ignora gli effetti disastrosi sull’attività della pesca, già fortemente
minacciata da scarichi velenosi di tutti i tipi, o sul settore turismo
che è una delle attività prevalenti della Puglia.

Il mare Adriatico deve essere difeso e tutelato dall’attività
estrattiva del petrolio, inclusi i progetti in esame, che sono da
ritenersi in forte e totale contrasto con l’ambiente, l’economia, la
storia, le tradizioni della Puglia e delle sue coste. Una Puglia che
deve difendere ad ogni costo il turismo di qualità, la pesca, l’
agricoltura, la salute dei cittadini, la sua consolidata immagine di
territorio sano.
L’estrazione di scarse quantità di petrolio pesante, ricco di zolfo,
con guadagni irrisori da parte dello Stato, non deve e non può
giustificare l’aggressione alle nostre attività produttive, alla nostra
salute, al nostro territorio.
La presente è da intendersi ai sensi dell’articolo 6, comma 9 della
legge 8 luglio 1986 n.349, che consente ai cittadini di presentare
osservazioni sui progetti sottoposti a VIA e ai sensi del trattato di
Aarhus che, recepito anche in Italia, consente alle popolazioni il
diritto di esprimersi su proposte ad alto impatto ambientale, rendendo
l’opinione dei cittadini vincolante. Rinnoviamo, quindi, la preghiera
affinchè i Ministeri competenti boccino i progetti della Northern
Petroleum, rispettando la volontà delle popolazioni della Puglia e dell’
Adriatico, sancita e conclamata anche dalla regione Puglia.

Vieste, 26 luglio 2011

Michele Eugenio Di Carlo
Presidente Comitato per la tutela del mare del Gargano

Commenti su Lettera a tutti gli “Spigolatori Salentini” riguardo le trivellazioni nei mari del Salento di Michele Eugenio Di Carlo

0
0

All’Assessore Regionale alla qualità del territorio e aree protette
Angela Barbanente

All’Assessore Regionale alla tutela delle acque, difesa del suolo,
risorse naturali
Fabiano Amati

All’Assessore Regionale all’Ambiente
Lorenzo Nicastro

Regione Puglia
BARI

Distintissimi Assessori Angela Barbanente, Fabiano Amati, Lorenzo
Nicastro,

noto e riconosciuto l’impegno che la Regione Puglia sta dimostrando
nei confronti del governo nazionale, responsabile di voler trasformare
la Puglia e la costa adriatico in distretto petrolifero, trasmetto alle
SS.LL. in copia, per conoscenza e per competenza, le osservazioni al
Ministro dell’Ambiente contro le concessioni d149 e d71 alla società
inglese Northern Petroleum, redatte dal Comitato per la tutela del mare
del Gargano, associazione attiva nella salvaguardia del territorio, del
mare, della costa, organizzatrice della prima manifestazione del 24
aprile 2010, a Lesina, contro il parere positivo espresso dalla
commissione VIA alla Petrolceltic Elsa per le prospezioni sismiche al
largo della costa del Gargano.
Le osservazioni che seguono sono state redatte con i consigli e il
supporto tecnico-scientifico della Dottoressa Maria Rita D’Orsogna,
professore associato di Matematica Applicata presso l’Università di Los
Angeles, consulente scientifico nella stesura di ricorsi al TAR contro
la Petrolceltic, da anni impegnata nella sensibilizzazione di comunità,
cittadini, associazioni, istituzioni sui rischi derivanti dalle
trivellazioni selvagge in Italia.
La Dottoressa Maria Rita D’Orsogna ci ha comunicato che la società
Northern Petroleum intende avviare l’iter burocratico per trivellare le
coste del basso Adriatico. Le località interessate sono Bari, Monopoli,
Polignano a mare, Brindisi, Fasano, Cisternino, Ostuni, Carovigno,
Meledugno, Otranto, Giurdignano, Uggiano La Chiesa, Torre Guaceto,
Macchia San Giovanni, Punta della Contessa, Foce Canale Giancola,
Rauccio, Aquatina Frigole, Torre Veneri, Le Cesine, Torre dell’Orso,
Palude dei Tamari, Laghi Alimini, Santa Maria di Leuca, Posidonieto
Capo San Gregorio, Punta Ristola.
Le concessioni d149 e d71 prevedono, com’ è già noto alle SS.LL,
indagini esplorative con la tecnica dell’airgun e l’installazione di
pozzi estrattivi a una ventina di chilometri dalla riva, in zone
altamente turistiche e naturalistiche con ben nove aree protette e
rilascio di sostanze inquinanti dannose alla fauna marina, all’uomo e
alle sue attività economiche.
Danni incalcolabili in cambio del solo 4% dei ricavi del petrolio
estratto.

Con la presente esprimo la forte preoccupazione per il silenzio
che avvolge queste nuove concessioni e per lo scarso impegno di
cittadini e associazioni che possono produrre osservazioni entro il 2
agosto.

In conclusione, chiedo alle SS.LL di adottare tutti gli atti
necessari, come già ampiamente dimostrato per il mare del Gargano,
affinché siano rigettate le pretese della Northern Petroleum.

Cordiali saluti

Michele Eugenio Di Carlo
Presidente Comitato per la tutela del mare del Gargano

Vieste, 28 luglio 2011

Allegato:

OSSERVAZIONI AL MINISTERO DELL’AMBIENTE


Commenti su Lettera a tutti gli “Spigolatori Salentini” riguardo le trivellazioni nei mari del Salento di Michele Eugenio Di Carlo

0
0

Gentilissima Prof.ssa Carlo De Nunzio,
a nome del Comitato per la tutela del mare del Gargano, La ringrazio per questo intervento utile e necessario.
Cordiali saluti.

Michele Eugenio Di Carlo
Presidente del Comitato per la tutela del mare del Gargano

—-Messaggio originale—-
Da: torredibelloluogo@gmail.com
Data: 29/07/2011 7.37
A: “Sindaco di Otranto”, “Difensore
Civico della Provincia di Lecce”
Cc: “D’Orsogna, Maria-Rita R”, “Michele Eugenio Di
Carlo”
Ogg: Appello della Prof.ssa Maria Rita D’Orsogna contro il
rilascio delle concessioni d149 e d71 alla Northern Petroleum

Agli Ill.mi Signori:

Sen. Giorgio de Giuseppe – Difensore Civico della Provincia di Lecce

Dott. Luciano Cariddi – Sindaco di Otranto

………
Per conoscenza a:

Prof.ssa Maria Rita D’Orsogna
Associate Professor Mathematics Department
California State University at Northrigde
Los Angeles, CA

Prof. Michele Eugenio Di Carlo
Presidente del Comitato “per la tutela del mare del Gargano”

Sig. Beniamino Piemontese
Socio dell’Associazione Ideale Osservatorio Torre di Belloluogo

………
Oggetto:
Appello della Prof.ssa Maria Rita D’Orsogna contro il rilascio delle
concessioni d149 e d71 alla Northern Petroleum

Commenti su Lettera a tutti gli “Spigolatori Salentini” riguardo le trivellazioni nei mari del Salento di Maria Rita D'Orsogna

0
0

Gentile Dr. Gaballo

mi chiamo Maria Rita D’Orsogna e assieme a Beniamino Piemontese e Michele di Carlo stiamo organizzando la raccolta osservazioni/testi di protesta per la questione trivelle nel Salento. Grazie mille dell’attenzione per il problema.

Il link orignale dell’appello è qui:
http://dorsogna.blogspot.com/2011/07/affondiamo-la-northern-petroleum.html

con tutte le istruzioni in merito. Purtroppo c’è una certa pigrizia e forse un certo timore reverenziale nello scrivere lettere al Ministero da parte della cittadinanza ma questo è veramente l’unico momento che abbiamo come cittadini di far sentire la nostra voce in un modo ufficiale.

Se volesse scrivere un testo anche lei è veramente semplice. Qui il link con tutte le lettere mandate finora:
http://www.csun.edu/~dorsogna/nodrill/NorthernPetroleum_D.149.DR.NP/

Infine, sarebbe utile se si chiedesse a chi manda testi di inviare una copia anche a me, a questo indirizzo email, che le metto nel raccoglitore comune in alto. Serviranno se mai ci sarà l’ennesimo ricorso al TAR, per la cronistoria della questione e anche per testimoniare alla Northern Petroleum che la gente è contraria.

Grazie!

Maria Rita D’Orsogna

Commenti su Lettera a tutti gli “Spigolatori Salentini” riguardo le trivellazioni nei mari del Salento di Beniamino Piemontese

0
0

Interrogazioni del Sen. Rosario Giorgio Costa (Pdl) contro le autorizzazioni alle multinazionali del petrolio.

Fonte: open parlamento http://parlamento.openpolis.it/

06/07/2011
Testo interrogazione a risposta scritta
Atto a cui si riferisce:
S.4/05527 [Trivellazioni al largo delle coste salentine]
http://parlamento.openpolis.it/atto/documento/id/65256

COSTA – Ai Ministri dello sviluppo economico, dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare e per i rapporti con le Regioni e per la coesione territoriale – Premesso che:

alcune multinazionali hanno presentato nuove richieste per trivellazioni al largo delle coste pugliesi ed una di queste riguarda i territori di Giurdignano, Melendugno, Otranto e Uggiano la Chiesa (Lecce);

il petrolio che si trova al largo delle coste pugliesi non sarebbe, tra l’altro, neppure di grande qualità, e necessita di pesanti processi di raffinazione;

la preoccupazione di tutte le amministrazioni è altissima, visto l’ambiente in cui dovrebbero realizzarsi queste attività;

eventuali incidenti causerebbero grossi danni ambientali, date le caratteristiche del bacino del Mediterraneo, che è un mare chiuso, e, all’interno di questo, del mare Adriatico, in cui è bassa la capacità di rinnovo delle acque;

tali disastri inciderebbero negativamente sull’economia dell’intero territorio, sempre più a forte vocazione turistica e dalle notevoli valenze ambientali;

la Puglia, e più segnatamente il Salento, è sede della più grande centrale a carbone d’Europa (Cerano) ed è già produttore di energie da fotovoltaico, eoliche ed altre energie rinnovabili;

l’interrogante chiede di sapere se non si ritenga opportuno intervenire con urgenza per salvaguardare la vocazione turistica, il patrimonio ambientale è la salute dei cittadini, contro scelte che potrebbero pregiudicare il futuro del territorio del Salento, tenendo presente che la popolazione si è espressa in maniera fermamente contraria all’eventuale installazione di piattaforme petrolifere.

06/07/2011
Testo interrogazione a risposta scritta
Atto a cui si riferisce:
S.4/05557 [Rivedere le autorizzazioni alla ricerca di petrolio per tutta
la zona protetta intorno alle isole Tremiti]
http://parlamento.openpolis.it/atto/documento/id/65286

COSTA, AMORUSO, D’AMBROSIO LETTIERI, GALLO, GRILLO, LICASTRO SCARDINO, MAZZARACCHIO, MORRA, NESSA, SACCOMANNO – Al Presidente del Consiglio dei ministri e ai Ministri dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, per i beni e le attività culturali e dello sviluppo economico – Premesso che:

è di questi giorni la notizia che con il decreto adottato il 29 marzo 2011 si è espresso giudizio positivo sulla compatibilità ambientale del programma della società Petroceltic Italia di ricerca sismica di idrocarburi al largo delle coste abruzzesi e molisane, “con la tecnica di Air Gun”;

secondo tale programma, per i prossimi cinque anni la società Petroceltic Italia potrà cercare petrolio in un’area di 730 chilometri quadrati al largo delle coste abruzzesi e molisane;

la Regione Puglia non è stata in alcun modo coinvolta nel procedimento sul falso presupposto che l’intervento avviene al largo delle coste dell’Abruzzo e del Molise, mentre in realtà l’attività ricade in un’area posta nelle immediate vicinanze delle coste pugliesi e, in particolare, dell’area marina protetta delle Isole Tremiti;

l’autorizzazione rilasciata, come già successo in altre circostanze analoghe, sembra carente di motivazioni e risulta espressa solo su una delle numerose istanze presentate dalla società Petroceltic in quella porzione di mare, in aperto contrasto con l’esigenza di una valutazione complessiva delle proposte che tenga conto degli impatti cumulativi che queste potrebbero avere sul sistema marino-costiero e sulle numerose attività economiche del territorio prevalentemente incentrate su turismo e pesca;

secondo molte associazioni scientifiche ed ambientaliste è partita una “lottizzazione” senza scrupoli del mare italiano che non risparmia nemmeno le aree marine protette, con una ricerca forsennata per individuare ed estrarre i 129 milioni di tonnellate che, secondo le stime sono recuperabili dal mare e dalla terra italiani, malgrado, a parere degli interroganti, il gioco non valga la candela in quanto agli attuali ritmi di consumo, queste riserve consentirebbero all’Italia di tagliare le importazioni per soli 20 mesi, col serio rischio di ipotecare, invece, per sempre il futuro di intere aree di importante valenza naturalistica e turistica;

in passato erano sempre state negate, come è logico che sia, le autorizzazioni per tutta la zona protetta intorno alle isole Tremiti,

l’interrogante chiede di sapere se non si ritenga opportuno intervenire con urgenza rivedendo le decisioni prese anche alla luce di più attente valutazioni sul rapporto costi-benefici sopra accennato.

Commenti su Lettera a tutti gli “Spigolatori Salentini” riguardo le trivellazioni nei mari del Salento di Raffaella Verdesca

0
0

Uno si sveglia la mattina, apre le serrande: che bello, c’è il sole anche oggi! Meno male che abbiamo il mare!, pensa ignaro, e si appresta a terminare lesto ogni faccenda in tempo per godersi la spiaggia. Poi legge la cronaca politica, pio…vra spietata all’attacco del cittadino. Storce la bocca disgustato e si costringe ancora a pensare: almeno abbiamo il mare! Un’occhiatina su Internet e….AAAAARGH!!!! Mare del Salento a rischio trivellazioni?!? Ecco che il poveretto si abbatte, già s’immagina impeciato di petrolio come quei poveri volatili avvolti dalla marea nera. E’ vero, se il mare caraibico salentino venisse punito da piattaforme a vista d’occhio e da inquinanti killer sarebba un’inumana tragedia, ma vuoi mettere essere costretti a coprire l’insana vista con un giornale con le foto di Brunetta e Berlusconi?! : (

Commenti su Lettera a tutti gli “Spigolatori Salentini” riguardo le trivellazioni nei mari del Salento di Beniamino Piemontese

0
0

All’Ill.mo Sen. Dott. Rosario Giorgio Costa

Membro Gruppo PdL.
Membro della 6ª Commissione permanente (Finanze e tesoro).
Presidente della Commissione d’inchiesta sull’uranio impoverito.
Membro della Commissione parlamentare di vigilanza sull’anagrafe
tributaria.
Membro della Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno della
mafia e sulle altre associazioni criminali, anche straniere.
Presidente Ordine dottori commercialisti Lecce.

E-mail:
costa_r@posta.senato.it
segreteriacosta@tiscali.it

e p. c. a:

Prof.ssa Maria Rita D’Orsogna
Associate Professor Mathematics Department
California State University at Northrigde
Los Angeles, CA

Prof. Michele Eugenio Di Carlo
Presidente del Comitato “per la tutela del mare del Gargano”

Prof.ssa Carla De Nunzio
Presidente dell’Associazione Ideale Osservatorio Torre di Belloluogo

Dott. Marcello Gaballo
Sito web Spigolature Salentine.it

Mittente:
Sig. Beniamino Piemontese
Lecce
Socio fondatore dell’Associazione Ideale Osservatorio Torre di
Belloluogo – http://www.torredibelloluogo.com
Autore del sito web Messapi.info – http://www.messapi.info

Oggetto:
IN DIFESA DEL MARE DELLA PUGLIA E DELLE COSTE DEL SALENTO

Allegato:
“Trivelle in Puglia – Northern Petroleum concessioni d149 e d71″.
Comunicazione della Prof.ssa Maria Rita D’Orsogna.

Ilustrissimo Sen. Dott. Rosario Giorgio Costa,

con grande interesse e vivo compiacimento ho leggo sulla “Gazzetta di
Lecce” di oggi l’articolo intitolato “Difendiamo il mare salentino dalle
multinazionali del petrolio” riguardante le Sue due interrogazioni
parlamentari presentate nei giorni scorsi contro le autorizzazioni alle
trivellazioni nel mare di Puglia e del Salento.

06/07/2011
Interrogazione a risposta scritta al Senato da Rosario Giorgio COSTA
(PdL)

S.4/05527 [Trivellazioni al largo delle coste salentine]
http://parlamento.openpolis.it/atto/documento/id/65256

S.4/05557 [Rivedere le autorizzazioni alla ricerca di petrolio per tutta
la zona protetta intorno alle isole Tremiti]
http://parlamento.openpolis.it/atto/documento/id/65286

Non posso fare a meno di considerare che sarebbe cosa buona e giusta se
tutti i parlamentari salentini seguissero il Suo esempio.

Rincuorato dalla Sua presa di posizione ufficiale, avendo il grande
onore di conoscerLa di persona ed ammirandoLa per il Suo impegno a
favore del Salento risalente già agli anni del Suo incarico di
Presidente della Provincia di Lecce, mi permetto allora di sottoporre
alla Sua attenzione la preoccupante comunicazione (riportata
di seguito integralmente) pervenutami da parte della Prof.ssa Maria Rita
D’Orsogna, professore associato di Matematica Applicata a Los Angeles,
che scrive in merito a nuovi pozzi di petrolio che dovrebbero sorgere
lungo le coste del Salento.

Come cittadino italiano, pugliese e salentino, lo scrivente si sente in
dovere di trasmettere alla S. V. Ill.ma la comunicazione pervenutagli da
parte dell’insigne ricercatrice italiana che sollecita attenzione ed
interventi immediati da parte delle istituzioni locali e dei cittadini.

Da diversi anni la Prof.ssa Maria Rita D’Orsogna cerca di sensibilizzare
le comunità e i cittadini sui pericoli delle trivellazioni selvagge nei
mari italiani.

Chi Le scrive ha dato la propria adesione civile e morale al fianco
degli abitanti delle Isole Tremiti e del Gargano contro le trivellazioni
in mare per l’estrazione del petrolio, e ha sottoscritto la
dichiarazione pubblica del Presidente dell’Associazione Ideale
Osservatorio Torre di Belloluogo, Prof.ssa Carla De Nunzio, che da Lecce
ha manifestato piena adesione e solidarietà alle popolazioni della
Capitanata che si sono mobilitate contro le prospezioni nel mare
Adriatico a poche miglia dal Gargano – vicino alle Isole Tremiti – che
minacciano di compromettere il delicatissimo equilibrio naturale del
nostro ambiente ancora incontaminato.

Lo scrivente ritiene che la tutela dell’ambiente del nostro Salento
contro i gravi rischi dell’estrazione petrolifera rappresenti oggi
inderogabilmente una priorità irrinunciabile per tutti.

Con ossequio.

Beniamino Piemontese

Lecce, 29 luglio 2011

Allegato:
COMUNICAZIONE

Da: “D’Orsogna, Maria-Rita R”
A: messapi.info@gmail.com
CC: mikedicarlo@gmail.com
Oggetto: Trivelle in Puglia – Northern Petroleum concessioni d149 e d71
Data: Tue, 26 Jul 2011 09:38:20 -0700 (26/07/2011 18:38:20)

Gentile Signor Piemontese,

Mi chiamo Maria Rita D’Orsogna, sono professore associato di Matematica
Applicata a Los Angeles e le scrivo in merito a nuovi pozzi di petrolio
che dovrebbero sorgere lungo la costiera del Salento.
Da diversi anni cerco di sensibilizzare le comunità e i cittadini sui
pericoli delle trivellazioni selvagge in Italia.
Sono stata diverse volte in Puglia a tenere conferenze informative
e ho collaborato come consulente scientifico nella stesura di ricorsi al
TAR contro le trivelle Petroceltic al largo delle isole Tremiti.

Come forse lei saprà la ditta Northern Petroleum programma di avviare
il suo iter burocratico per trivellare le coste del basso Adriatico. Le
località interessate sono Bari, Monopoli, Polignano a mare, Brindisi,
Fasano, Cisternino, Ostuni, Carovigno, Meledugno, Otranto, Giurdignano,
Uggiano La Chiesa, Torre Guaceto, Macchia San Giovanni, Punta della
Contessa, Foce Canale Giancola, Rauccio, Aquatina Frigole, Torre Veneri,
Le Cesine, Torre dell’Orso, Palude dei Tamari, Laghi Alimini, Santa
Maria di Leuca, Posidonieto Capo San Gregorio, Punta Ristola.

In particolare, le concessioni d149 e d71 prevedono indagini esplorative
con la tecnica dell’airgun e l’installazione di pozzi estrattivi
a una ventina di chilometri dalla riva, in zone altamente turistiche e
naturalistiche con ben nove aree protette.

Le attività petrolifere, nella mia opinione di scienziato indipendente,
sono incompatibili con l’attuale assetto della riviera pugliese, perché
rilasciano inquinanti nel mare che possono causare danni ai pesci
(spiaggiamento, deformazioni e malattie), all’uomo, al turismo e
all’economia e perché portano con se rischi di scoppi e perdite di
petrolio.
In più il petrolio estratto nei mari di Puglia non sarà sufficiente da
apportare vantaggi all’economia italiana, tanto più che la Northern
Petroleum è una ditta inglese che può liberamente vendere il suo
petrolio al miglior offerente. Solo il 4% della ricchezza estratta in
mare resterà alle comunità locali.

Le estrazioni di petrolio non hanno portato ricchezza a nessuna comunità
estrattiva, in nessuna parte del mondo. Basti solo pensare che lungo le
coste est ed ovest degli Stati Uniti il limite per le trivelle è di 160
km da riva e qui vorrebbero completare operazioni petroliere a si e no
20 km da riva.

Il Ministero dell’Ambiente deve ancora rilasciare il suo nulla osta per
autorizzare queste attività petrolifere e c’è la possibilità per enti,
comuni e cittadini di far sentire la propria voce relativamente le
concessioni d149 e d71 secondo quanto previsto da leggi italiane ed
europee. Spero che in qualche modo lei possa essere fra questi e inviare
un testo di contrarietà al Ministero dell’Ambiente, come una forma di
democrazia partecipata.

Qui le istruzioni con relativi indirizzi di posta elettronica e testi
base:
http://dorsogna.blogspot.com/2011/07/affondiamo-la-northern-petroleum.html

Qui ci sono esempi di altri comuni Abruzzesi che hanno mandato i loro
testi a suo tempo contro simili pozzi petroliferi e che potrebbero
essere utlii come traccia:
http://www.csun.edu/~dorsogna/nodrill/Ombrina_D.30.B.C-MD_concessione/

Grazie mille, per qualsiasi informazione sono a disposizione.

Maria Rita D’Orsogna

Associate Professor Mathematics Department
California State University at Northrigde
Los Angeles, CA
dorsogna@csun.edu

………….
Nota:

La “Lettera a tutti gli Spigolatori Salentini riguardo le trivellazioni
nei mari del Salento” di Beniamino Piemontese è pubblicata sul sito web
“Spigolature Salentine” http://www.spigolaturesalentine.it
con la comunicazione, il carteggio, la documentazione, le lettere e gli
appelli alle Autorità.

Commenti su Dal campanaccio agli spots televisivi di Raffaella Verdesca

0
0

Calarsi in un’immagine e in un ricordo è come indossare l’abito più bello che abbiamo per andare a nozze. Spigolature Salentine, adoratissima ‘Agenzia Matrimoniale’!

Commenti su Lettera a tutti gli “Spigolatori Salentini” riguardo le trivellazioni nei mari del Salento di Beniamino Piemontese

0
0

DOCUMENTAZIONE

(Fonte: Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare)

Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare
Valutazione di Impatto Ambientale

Permesso di ricerca idrocarburi d 149 DR-NP
Scadenza presentazione osservazioni: 02/08/2011

PROGETTI SOTTOPOSTI A VIA IN FASE DI OSSERVAZIONE DA PARTE DEL PUBBLICO

Invia Osservazioni

http://www.dsa.minambiente.it/via/home.aspx

……………

Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare
Valutazione di Impatto Ambientale

INVIO OSSERVAZIONI

Qualsiasi cittadino, ai sensi dell�art.6, comma 9 della legge 8 luglio 1986 n.349, può presentare in forma scritta osservazioni sui progetti sottoposti a Valutazione d’Impatto Ambientale (VIA).

Le osservazioni devono pervenire entro il termine utile di 30 giorni dalla pubblicazione sui quotidiani della richiesta di pronuncia di compatibilità ambientale, al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare – Direzione Generale per la Salvaguardia Ambientale – via Cristoforo Colombo 44, 00147 Roma.

Il Ministero potrà comunque esaminare eventuali osservazioni pervenute oltre il termine di legge purchè in termini compatibili con la procedura in corso.

L’invio delle osservazioni può avvenire anche utilizzando la casella di posta elettronica certificata (PEC) predisposta da questo Ministero DGSalvaguardia.Ambientale@PEC.minambiente.it. Tale modalità di invio può essere utilizzata nel caso in cui il soggetto inviante utilizzi una casella di posta elettronica certificata.

Per ulteriori informazioni in merito alle modalità di invio delle osservazioni è possibile contattare il Ministero dell’Ambiente della Tutela del Territorio e del Mare – Direzione Generale per la Salvaguardia Ambientale – Divisione III, via Cristoforo Colombo 44, 00147 Roma, tel.06.57225903

http://www.dsa.minambiente.it/via/InviaOsservazione.aspx

……………

Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare
Valutazione di Impatto Ambientale

DETTAGLI PROGETTO
http://www.dsa.minambiente.it/via/SchedaProgetto.aspx?ID_Progetto=418

Informazioni generali
Opera: Permesso di ricerca idrocarburi d 149 DR-NP
Progetto: Permesso di ricerca idrocarburi d 149 DR-NP
Proponente: NORTHERN PETROLEUM Ltd
Tipologia di opera: Ricerca idrocarburi
Data di scadenza presentazione osservazioni da parte del pubblico: 02/08/2011 invia osservazioni
Territori interessati
Regioni:
PUGLIA
Province:
Bari, Brindisi
Comuni:
Carovigno, Cisternino, Fasano, Locorotondo, Monopoli, Ostuni, Polignano a Mare
Iter amministrativi
Procedura: Valutazione Impatto Ambientale
Commissione: CTVA – Sottocommissione VIA
Livello progettuale: Progetto Definitivo
Data richiesta Pronuncia di compatibilità ambientale: 02/11/2010
Data pubblicazione su quotidiani: 03/06/2011
Termine presentazione Osservazioni del Pubblico: 02/08/2011

……………

Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare
Valutazione di Impatto Ambientale

Documentazione tecnico-amministrativa del Progetto

Opera: Permesso di ricerca idrocarburi d 149 DR-NP
Progetto: Permesso di ricerca idrocarburi d 149 DR-NP
Proponente: NORTHERN PETROLEUM Ltd
Data di scadenza presentazione osservazioni da parte del pubblico: 02/08/2011 Invia osservazioni

Procedura:

Documentazione tecnico-amministrativa organizzata in sezioni:

Documentazione depositata per la partecipazione del pubblico

Sintesi non Tecnica

RISULTATI DOCUMENTI (1):
SEZIONE TITOLO CODICE ELABORATO SCALA DIMENSIONE
Visualizza documento Dettagli documento Sintesi non Tecnica Sintesi non tecnica SNT - 2020 Kbyte

http://www.dsa.minambiente.it/via/DettaglioProgetto.aspx?ID_Progetto=418

……………

Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare
Valutazione di Impatto Ambientale

Download

Sintesi non tecnica (file pdf)

http://www.dsa.minambiente.it/via/DownloadFile.aspx?ID=19955


Commenti su Dal campanaccio agli spots televisivi di massimo vaglio

0
0

Bellissimi commenti, grazie di cuore.

Commenti su Per non dimenticare… don Milani di F.C.

0
0

Personalmente non credo al don Milani “comunista” e “sovversivo”. Don Milani accettò e si sottomise, obbedendo e restando così sempre nell’ambito dottrinale della chiesa. Certo, laicamente parlando, si respirava anche in Italia l’aria del ’68, con tutti i suoi “risvegli” sociali, ma, ripeto, io credo in questa grande intuizione del Priore e cioè che tutti hanno diritto alla libertà fisica ed intellettuale della persona e che la Cultura, il sapere, crea interesse non solo per se ma anche per gli altri. Il tutto anche all’jnterno del clero. Se così non fosse, il grandissimo contributo offerto in quello stesso periodo da Papa Giovanni XXIII con la sua quasi “rivoluzione” sull’importanza del laicato nella chiesa moderna, sarebbe stato vano. E così infatti non è stato. Non credo inoltre che se don Milni fosse vissuto in questo momento storico avrebbe avuto lo stesso trattamento, non tanto per meriti ecclesiasti, se così si può dire, quanto per la società laica che è certamente più attenta ed impegnata nel tessuto della chiesa italiana.

Commenti su Antonio De Vito. Segni e segreti negli affreschi del Salento di Osservatorio Torre di Belloluogo

Commenti su ADESIONE MORALE ALLA BATTAGLIA CIVILE DI BENIAMINO PIEMONTESE di Beniamino Piemontese

0
0

Adesione di S. E. Rev.ma Mons. Domenico Umberto d’Ambrosio Arcivescovo Metropolita di Lecce

alla battaglia civile di in difesa dei mari della Puglia e delle coste del Salento

Lettera a Beniamino Piemontese

4 agosto 2011

Caro amico e professore,

non posso non accogliere l’invito che soprattutto il Centro studi Martella della ‘mia’ Peschici mi ha rivolto per aderire toto corde alla sua battaglia civile in difesa del nostro mare e delle nostre ancor più meravigliose coste del Salento.

Si fa davvero fatica a capire le scelte politiche che stanno alla base dell’autorizzazione concessa dal Ministero dell’Ambiente per ‘trivellare ‘ il nostro mare. Aumenta sempre più la distanza, l’assenza e l’incapacità a raccogliere le istanze che vengono dal basso e reclamano un’attenzione, un impegno, una civile responsabilità che soprattutto le istituzioni devono promuovere.

La tutela dell’ambiente e della integrità delle bellezze che il Creatore ci ha affidato è compito dei singoli ma soprattutto delle istituzioni che vivono una strana discrasia con le attese e le reali esigenze del nostro territorio che non può essere deturpato e offeso.

Con sensi di stima e con cordiale adesione alla sua battaglia civile, accolga il mio saluto

+ Domenico d’Ambrosio

arcivescovo di Lecce

Commenti su Il ‘sole delle Alpi’: Simbolo padano, dauno o europeo? di Archer

0
0

E’ UN SIMBOLO DAUNO ( CAPITANATA-MANFREDONIA ), GIA’ PRESENTE SULLE STELE DAUNE VII°SEC. A.C.!
LO SI PUO’ VEDERE PRESO IL CASTELLO DI RE MANFREDI A MANFREDONIA !
LASCIA STARE GLI EGIZIANI !
E’ ITALIANO MERIDIONALE DAUNO FOGGIANO MANFREDONIANO !
La popolazioneI Dauna si alleo’ con i Troiani per difendere Troia!
Cosi’ noi Manfredoniani ci alleeremo per sciogliere la razzista lega Nord celtica !

DAUNI !

Viewing all 3124 articles
Browse latest View live




Latest Images