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Commenti su Convegni/ Gli affreschi dell’abbazia di San Mauro a Lido Conchiglie (Sannicola) di L’abbazia di San Mauro il giorno dopo « Spigolature Salentine


Commenti su Incredibile scelleratezza nei confronti dell’abbazia di San Mauro! di L’abbazia di San Mauro il giorno dopo « Spigolature Salentine

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[...] più letti dagli spigolatori Incredibile scelleratezza nei confronti dell'abbazia di San Mauro!Senza la presunzione di chiudere il cerchio sulla cicerchia…Poesia/ San Giuseppe da CopertinoIl [...]

Commenti su Incredibile scelleratezza nei confronti dell’abbazia di San Mauro! di L’abbazia di San Mauro il giorno dopo « Spigolature Salentine

Commenti su Il rosa di San Mauro di Beniamino Piemontese

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“La Chiesa di San Mauro e’ in sofferenza” scrive sconfortato il signor Elio Ria ed io ne sono addolorato quanto lui.
Sappiate tutti pero’ che la Chiesa di San Salvatore, Prezioso Monumento dell’Arte e della Civilta’ Bizantina in Terra d’Otranto al pari di San Mauro, e’ In rovina!

Commenti su E oggi disquisiamo di aghi di fabio

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Aggiungo pure che, se il salent. acuceddha fosse estratto dal verbo italiano cucire, allora perché non si è prodotto un *cuceddhu, legandosi dunque al genere maschile di acu ‘ago’? Probabilmente, sempre a mio avviso, il salent. acu con il suo plurale collettivo àcure (ACUS:*ACORAE) è stato allineato ai femminili del tipo la capu: le càpure, la manu: le mànure. Quindi come ACUCULA (femm.) anche *ACUCELLA, che può anche non essere dimin. del precedente, ma direttamente di ACUS, come dal lat. class. ponte(m) si ha il medioev. ponticellus (senza passare da un *ponticulus), e via dicendo.
Grazie dell’attenzione.

Commenti su Poesie al santo di Copertino di nino pensabene

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Versi frammentari, quasi incisioni su blocchi di pietra, che creano – come fossero pedine di un mosaico – un testo la cui unità poetica viene raggiunta attraverso il pensiero dominante, quello di rappresentare, isolatamente e nel trittico (ordinata sequenza di momenti interiori), la storia misticamente personale di un santo.
Si nota quanto l’autrice cerchi di combattere quel riserbo interiore che erroneamente viene da qualcuno definito “ermetismo dell’anima”, quando invece la “chiusura” è solo determinata dalla voglia inconscia di rifugiare nel nascondimento le proprie emozioni, i propri sentimenti, in questo specifico caso lo slancio religioso.

Commenti su E oggi disquisiamo di aghi di armandop

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Ringrazio lo spigolatore Fabio per la cortese attenzione e per avermi consentito, grazie alle sue riflessioni, di pervenire ad una nuova proposta di soluzione del problema, plausibile, questa volta sul piano filologico, etimologico e, aggiungerei, culturale in genere.
Cedo subito la parola alla voce latina medioevale che, sempre secondo me, spiega tante cose. Nel lessico del Du Cange al lemma “ACULA” leggo: “ut ACUCIA” (traduzione per chi non conoscesse il latino ma fosse interessato a seguire la questione: come ACUCIA), e ad ACUCIA: “Herbae species, dicta quoque scandix “ (Specie di erba, detta anche scandix).
Ho avuto modo di parlare di quest’erba nel post “L’erba che ricorda le unghie del diavolo” del 25 gennaio ultimo scorso

http://spigolaturesalentine.wordpress.com/2011/01/25/lerba-che-ricorda-le-unghia-del-diavolo/

Basta guardare la foto per capire quanto oggi io rimpianga di non aver potuto sostituire nel titolo “le unghie del diavolo” con “l’acuceddha”.

Per concludere: dalla radice di ACUCIA (ACUC-) con l’aggiunta del normalissimo suffisso diminutivo -ELLA verrebbe fuori la nostra ACUCEDDHA. Credo che quest’ultima proposta etimologica risolva tutti i dubbi prima emersi: per citare i più appariscenti: un suffisso diminutivo latino -ucella non attestato e nel nostro caso proponibile solo per analogia e con conservazione della vocale u della voce primitiva acus; il genere femminile che ora si spiega come conservazione di quello della voce primitiva; la stranezza che il diminutivo indicherebbe, addirittura, un oggetto più piccolo di quello che il nome primitivo designa (stranezza che non appare più tale se si comparano le dimensioni del nostro strumento con quello delle foglie della pianta in questione); l’-sc- di “cusceddha”, come in “mùsciu” rispetto a “micio”). Insomma un’etimologia, per riallacciarmi al “culturale” dell’inizio, di origine contadina.

Approfitto dell’occasione per inserire qui la riflessione che segue e lo faccio per non dare soddisfazione a chi certamente non si cercherà negli interventi relativi a questo post. Come spiegare, caro Fabio, all’idiota (in senso etimologico…) imbrattatore di San Mauro l’amore per la ricerca dell’origine di una semplice parola (apparentemente quanto di più astratto si possa immaginare), quando la più alta realizzazione di se stesso per lui consiste nella deturpazione di una memoria concreta?

Commenti su E oggi disquisiamo di aghi di fabio

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E’ come quando qualcuno si accorse dell’antica torre colombaia sita a borgo San Nicola (alle porte di Lecce prendendo la SS per Brindisi) usata quale pannello per affiggere manifesti (poi quasi prontamente rimossi dopo tardive proteste!) o imbrattata con mega-scritte nere da writers (quelle sono rimaste!!!). Che dire?! Speriamo che il boato di vergogna per l’orribile gesto si tramuti ben presto in opera di recupero e tutela. Di tutto il Salento.


Commenti su L’abbazia di San Mauro il giorno dopo di Redazione

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Lettera inviata oggi, a nome di tutti gli Spigolatori, al Sindaco del Comune di Sannicola e all’assessore alla Cultura Danilo Scorrano, che più volte ha collaborato con noi:

Egregio Signor Sindaco

siamo vicino al dispiacere Suo e della Cittadinanza per il danno perpetrato nei confronti della vestusta e importantissima abbazia di San Mauro, patrimonio culturale del Salento.

Nell’esprimere solidarietà per tutte le azioni che Vorrete intraprendere e fiduciosi nell’azione della Magistratura a scovare i colpevoli, auguriamo buon lavoro a Lei e alla Civica Amministrazione.

Cordialmente

dr. Marcello Gaballo
Via Duomo, 51 Nardò
a nome dei Lettori e Collaboratori del sito web Spigolature Salentine

P.S. mi permetto di segnalare i link che hanno trattato della chiesa e che volentieri abbiamo ospitato nel nostro spazio web
http://spigolaturesalentine.wordpress.com/2011/09/15/incredibile-scelleratezza-nei-confronti-dellabbazia-di-san-mauro/
http://spigolaturesalentine.wordpress.com/2011/09/17/labbazia-di-san-mauro-il-giorno-dopo/
http://spigolaturesalentine.wordpress.com/2011/09/15/15-gennaio-san-mauro-tra-le-rupi-e-gli-affreschi-dellabbazia-di-san-mauro/
http://spigolaturesalentine.wordpress.com/2011/09/17/il-rosa-di-san-mauro/
http://spigolaturesalentine.wordpress.com/2011/09/17/san-mauro-il-gruppo-archeologico-di-terra-dotranto-si-costituisce-parte-civile/
http://spigolaturesalentine.wordpress.com/2011/08/04/allalba-a-san-mauro-un-canto-al-sole/
http://spigolaturesalentine.wordpress.com/2011/05/25/sannicola-presso-labbazia-di-san-mauro-%e2%80%9clu-masciu%e2%80%9d-xii-edizione/
http://spigolaturesalentine.wordpress.com/2010/12/17/antico-esempio-di-aridocoltura-nei-pressi-della-chiesetta-bizantina-di-san-mauro/
http://spigolaturesalentine.wordpress.com/2010/05/21/convegni-gli-affreschi-dell%e2%80%99abbazia-di-san-mauro-a-lido-conchiglie-sannicola/

Commenti su L’abbazia di San Mauro il giorno dopo di Beniamino Piemontese

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Alla c. a. del Dott. Marcello Gaballo
e delle “Spigolatrici” e degli “Spigolatori” Salentini

Attacco alla nostra civiltà

Lettera al Sindaco di Sannicola

Inviato da iPhone

Inizio messaggio inoltrato:

Da: Beniamino Piemontese
Data: 17 settembre 2011 08.33.17 GMT+02.00
A: “sindaco@comune.sannicola.le.it”
Cc: “pippinocera@libero.it”
Oggetto: I: ATTACCO ALLA NOSTRA CIVILTÀ Danneggiata la Chiesa Bizantina di San Mauro presso Gallipoli

Al Signor Sindaco del Comune di Sannicola Prof. Giuseppe Nocera

Mittente: Beniamino Piemontese
<messapi.info@gmail.com

ATTACCO ALLA NOSTRA CIVILTÀ Danneggiata la Chiesa Bizantina di San Mauro presso Gallipoli

ATTACCO ALLA NOSTRA CIVILTÀ
15 settembre 2011
Danneggiata la Chiesa Bizantina di San Mauro presso Gallipoli
Quanto dolore e quanta rabbia!!!
Provo enorme dolore e grandissima rabbia nell'apprendere (mi ha informato mio figlio Ugo per telefono dall'Albania!) che e' stata oltraggiata e vandalizzata l'Abbazia Bizantina di San Mauro.
Quanto dolore!
Quanta rabbia!
Beniamino Piemontese – http://www.messapi.info
….
UNA CONDANNA SENZA APPELLO
Associazione Ideale
Anna Maria Massari – Antonio Leonardo Verri – Marianna Casto – Giorgio Di Lecce – Luigi Mura
Osservatorio Torre di Belloluogo
15 settembre 2011
BARBARIE E VANDALISMO CONTRO I MONUMENTI BIZANTINI DEL SALENTO
Gravissimo gesto vandalico contro l'Abbazia di San Mauro sulla Serra dell'Altolido
(presso Gallipoli, ma in territorio del Comune di Sannicola)

LA NOSTRA CONDANNA
delinquenti ignoranti stolti disumanizzati
Prima di compiere questo gesto infame vile e scellerato contro un "Monumento dell'Intelletto che non invecchia" (W. B. Yeats)
meritavate di rotolare giù dalla rupe di San Mauro!

Magari la caduta vi avrebbe fatto rinsavire prima di perdere in voi stessi ogni residua traccia di Umanità.
La notte scorsa dei vandali hanno cosparso la copertura solare e le pareti della Chiesa Bizantina di San Mauro di vernice di colore rosa.
Condanniamo fermamente questo gravissimo gesto vandalico che ci indigna e che ci offende perchè commesso da delinquenti senza scrupoli contro un insigne Monumento del Salento.
Ancora una volta la barbarie e la civiltà si accaniscono contro le testimonianze superstiti della Civiltà Bizantina in Terra d'Otranto.
La nostra associazione ha combattuto per sottrarre l'Abbazia Bizantina di San Mauro al degrado e alla rovina, lanciando nel 1996 la poderosa campagna di sensibilizzazione intitolata "Salpando per Bisanzio" che finalmente portò anni dopo -anche con battaglie legali- all'esproprio ed al recupero architettonico e monumentale dell'antico tempio da parte del Comune di Sannicola, con il sostegno del Ministero per i Beni Culturali e i suoi organi periferici competenti.
La nostra associazione esprime oggi tutto il suo dolore contro questo gesto criminale e scellerato e manifesta la sua preoccupazione per la tutela e la salvaguardia di questo importantissimo Monumento, come pure di altri Monumenti abbandonati alla rovina ed all'incuria, primo tra tutti la Chiesa Bizantina di San Salvatore, ricadente sempre nel territorio del Comune di Sannicola.
Carla De Nunzio
Presidente Associazione Ideale Osservatorio Torre di Belloluogo
http://www.torredibelloluogo.com
OSSERVATORIO TORRE DI BELLOLUOGO
Appello in difesa dei Monumenti Bizantini del Salento
Per San Salvatore
http://xoomer.virgilio.it/torredibelloluogo/

Amaro commento
Ditemi se non è vandalismo e inciviltà anche lo stato di distruzione e di rovina dell'altra abbazia bizantina coeva a San Mauro, ricadente sempre nel territorio del Comune di Sannicola: mi riferisco a San Salvatore, ormai ridotto ad un rudere.
Con l'Associazione Ideale Osservatorio Torre di Belloluogo mi sono speso in tante iniziative a difesa delle sopravviventi vestigia della Chiesa Bizantina di San Salvatore che conserva ancora l'Iconostasi ed un importante ciclo di affreschi bizantini "gemelli" a quelli di San Mauro…
Beniamino Piemontese
(16 settembre 2011)
Sul Web:
SPIGOLATURE SALENTINE

Commenti su L’abbazia di San Mauro il giorno dopo di Carla De Nunzio

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Sono estremamente addolorata e rammaricata per le condizioni in cui è stata ridotta l’Abbazia Bizantina di San Mauro a Sannicola.
Legami culturali e spirituali mi legano a questo straordinario monumento che è testimonianza fondamentale del passato della nostra civiltà.
Quando per ragioni di studio o di vacanza mi reco all’estero rimango colpita e formulo un giudizio sul paese che mi ospita dalla cura e dal rispetto che dimostra per tutte le vestigia architettoniche e monumentali della loro civiltà.
Costituisce per me una sofferenza indicibile vedere in che condizioni versa oggi San Mauro dopo questo vile attentato vandalico che squalifica non solo il suo brutale autore ma tutti noi agli occhi del mondo.

Commenti su L’abbazia di San Mauro il giorno dopo di Carla De Nunzio

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Apprezzo molto e mi associo toto corde all’attestazione di solidarietà della Redazione al Sindaco, all’Amministrazione Civica ed alla Cittadinanza di Sannicola. Alla fiducia ed alla stima nella Magistratura aggiungo anche una particolare manifestazione di stima nei riguardi del Comando dei Carabinieri di Sannicola, dell’Arma e delle Forze dell’Ordine tutte, di cui ho avuto modo di conoscere ed apprezzare la professionalità e confido che l’operato congiunto di tutte le Istituzioni porti presto ad individuare i responsabili di questo gesto abietto.

Commenti su San Mauro con il tetto rosa di Beniamino Piemontese

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Com’è fragile e indifeso il nostro Patrimonio! E com’è fragile e indifesa la nostra società, e come siamo fragili e indifesi anche noi stessi se per un’azione disgraziata come questa sorridiamo.

Commenti su San Mauro con il tetto rosa di armandop

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Mi ero ripromesso, fin da principio, di non dire la mia per non fungere, paradossalmente, da cassa di risonanza (a questo siamo arrivati!) non tanto allo sdegno di coloro che hanno ancora un minimo non dico di cultura, ma almeno di sensibilità oltre che di buon senso, quanto, piuttosto, allo spirito di emulazione che nell’ignoranza, mista ad idiozia, ormai dilagante rappresenta, ormai, per giovani e non, l’unico sfogo per una vita senza senso. Poi ho approfittato della recente risposta dello spigolatore Fabio che opportunamente riesumava una questione etimologica affrontata nel post, piuttosto datato “E oggi disquisiamo di aghi”, per esprimere sull’atto vandalico la mia opinione senza dare soddisfazione a quel bisogno disperato di visibilità e di esibizionismo che c’è sempre dietro a simili atti, bisogno (non è necessario essere psicologo, o meglio psichiatra, almeno nella fattispecie, per capirlo) figlio di un retroterra complesso e non sempre facilmente individuabile. Tuttavia, la lettura del post dello spigolautore Gianni mi lascia perplesso, per non dire allibito. Pur condividendo totalmente le sue asserzioni sulla latitanza di famiglia, scuola, società e, amarum in fundum, politica (latitanza plurima ormai sfruttata come valido alibi che dà vita ad un perverso gioco dello scaricabarile con risultati che sono sotto gli occhi di tutti), pur apprezzando l’ironia che a tratti sembra sottenderlo, nel complesso lo scritto mi sembra pericolosissimo perché interpretabile da chi non è attrezzato (e non mi riferisco solo ai giovani…) come una sorta di scappellotto amichevole, di un amichevole rimbrotto. Come non dargli torto, poi, quando leggo “immaginiamo che il rosa duri lo spazio di 200 anni, diventerebbe parte integrante della chiesa stessa e gli studiosi del 2210 si scannerebbero sull’opportunità di riportare il bene allo stato primitivo o se conservarne i mutamenti come testimonianza…”? Verissimo, ma a tal proposito mi vengono in mente i graffiti moderni (tipo “Mario ama Lola”) sovrapposti agli affreschi pompeiani (fino ad ora non ne ho offerto la documentazione non tanto perché non fossi tanto abile da trovarne il pretesto, ma per vergogna). Mi chiedo: fra 200 anni, con l’aria che tira, ci saranno studiosi in grado di distinguere gli uni dagli altri e, nel nostro caso, ammesso che non si corra ai ripari, gente in grado di leggere e interpretare le cronache del tempo (ammesso che a questi geni venga in mente, in via preliminare, di consultarle)? E poi, in chiusura, un desolante dettaglio: in una delle foto pubblicate dall’amico Marcello fa ancora bella mostra di sé una tanichetta abbandonata che probabilmente nel momento in cui scrivo attende solo un ulteriore “inquinamento delle (presumibili) prove”…
C’è chi ha detto (e condivido pienamente) che chi maltratta (o, peggio, tortura) un animale prima o poi lo farà con un suo simile; parafraso dicendo che chi stupra una testimonianza del passato (che a modo suo è vita) prima o poi lo farà con un essere umano.

Commenti su Gossip sì, ma solo per pretesto… di Marcello

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“…ma usa manisciàre, in cui il valore iterativo, quasi completamente perso dall’italiano maneggiare, si è conservato integralmente, tant’è che manisciàre non è sinonimo di trattare con le mani ma, usato unicamente in forma riflessiva, di sbrigarsi, darsi da fare (non solo con le mani…)”

Riporto alcuni righi dal tuo interessante post odierno per riflettere sul termine: “manisciare”: sbrigarsi, ma nell’attività che si compie con l’ausilio delle mani. Altrimenti il verbo utilizzato è “sbrìcare”. Alcuni tra gli innumerevoli esempi. “manèsciate cu ‘ddhu rricamu” o “manèsciate cu pulizzi li mèndule”; “sbrìcate cu bbieni” (nel senso di “non tardare”) o “sbrìcate cu tti faci li compiti ti la scola”. Mi sembra che il secondo verbo includa l’altro e non viceversa


Commenti su Gossip sì, ma solo per pretesto… di armandop

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Mi sono espresso così per sottolineare, rispetto all’italiano “maneggiare”, la conservazione del valore iterativo, anche perché, mi pare che “manisciare” sia usato, anche da solo, soprattutto come imperativo (manèsciate!) e, in tal caso, è sinonimo di “sbrìcate!”.

Commenti su San Mauro con il tetto rosa di armandop

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Prima che qualcuno rimproveri a me, ex insegnante di latino e greco, un difettoso adattamento della locuzione “dulcis in fundo” (strano che fino ad ora non l’abbia fatto nessuno…) aggiungo quanto ho dimenticato, per la fretta, di aggiungere al testo. Ho volutamente sostituito l’originale complemento di stato in luogo (in fundo) con quello di moto a luogo (in fundum) per sottolineare come, continuando così, faremo onore al detto “non c’è limite al peggio”. E ora, dopo questa dichiarazione di pessimismo, mi si accusi pure di essere comunista…

Commenti su San Mauro con il tetto rosa di Beniamino Piemontese

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Caro professore Armando,
ci tengo a dirLe che avrei molto piacere se Lei volesse far parte della rinata “Brigata degli Amici dei Monumenti” -onore alla memoria del suo Primo Fondatore, il Principe Apostolico di Lecce- che si radunerà prossimamente in risposta all’appello: “SOS per un portale” lanciato dalla professoressa Falco.
Naturalmente sono invitati a parteciparvi tutte le “Spigolatrici” e tutti gli “Spigolatori”, ed i lettori e commentatori (come il sottoscritto).

Commenti su Gossip sì, ma solo per pretesto… di nino pensabene

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Io chiedo scusa, sicuramente mi sbaglierò, ma “sbricàre” mi sembra un termine appartenente all’ultimo dialetto, a quello che traduce dall’italiano e che, in questo caso, viene usato in sostituzione di “manisciàre”. Se una contadina stava all’esterno e aspettava che la figlia uscisse da casa per raggiungerla non diceva “Sbrìcate cu bbieni” ma “E mmanisciate… cce stà spietti!” oppure “Ma cce stà ffaci… manisciate!…”. Così pure “Sbricate cu tti faci li compiti ti la scola” è una frase del mondo di oggi. Ne dà testimonianza “li compiti”, italiano a tutti gli effetti, visto che nell’antica civiltà salentina era termine quasi sconosciuto e dove servisse i compiti erano “li llizziuni”, e in questo dire era implicito il “ti la scola”. Certo, può darsi che io mi riferisca a Copertino e che a Nardò e in altri paesi venisse usata questa fraseologia, che – ripeto – conosco ma come lingua parlata degli ultimi 30-40 anni.

Commenti su San Mauro con il tetto rosa di armandop

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Purtroppo le condizioni fisiche mi consentono spostamenti piuttosto limitati, sicché ho potuto partecipare solo idealmente alla mobilitazione da lei promossa contro le piattaforme petrolifere (non bastavano ed avanzavano quelle tante volte propinataci da sindacalisti e politici?), della quale, se fosse stato possibile, mi sarebbe piaciuto essere uno degli attori più sacrosantemente scalmanati.

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