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Channel: Commenti per Spigolature Salentine
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Commenti su Crisi nera, ciglio dell’abisso, insolvenza finanziaria generale alle porte di gianni ferraris

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“I ristoranti sono pieni e sugli aerei non si trova posto” disse pochi giorni fa un presidente del consiglio ora, finalmente, ex. Ho acquistato da poco un biglietto aereo per Torino, risparmiando il 15% rispetto a maleodoranti treni. Non so quali ristoranti frequenti chi disse quelle cose, comunque è vero, in pizzeria al sabato sera alle 21 mi è capitato di non trovare un tavolo per otto persone. E’ inquietante che un (sedicente) politico come il defenestrato misuri il benessere al ristorante. Anche perché quando e se succederà che:
• i ristoranti saranno vuoti
• nessuno prenderà caffè al bar
• i cicloamatori venderanno al mercatino delle pulci le loro biciclette
• aerei e treni saranno vuoti
e altri simili fatti, vorrà dire che sarà il momento di assalti alle panetterie. Ieri ho visto sfrecciare a Lecce ben due Lamborghini, non ho dedotto che gli insegnanti precari e senza futuro stanno benissimo, anche se prendono un caffè al bar. Proverei a fare un giretto fra gli insoluti e gli stacchi dell’Enel e della telefonia, proverei a guardare cosa sta succedendo a equitalia e quanto si è allungata la vita media delle auto in zone come il Salento dove muoversi con i mezzi pubblici è impresa titanica. Osservavo una signora che ha speso 5 euro della sua pensione per acquistare gratta e vinci. Che sia una “sciagurata” perché vince sempre e solo il banco è un fatto, dire che fa parte del popolo bue, sprecone e fintamente povero mi pare una forzatura. Gli economisti utlizzano sistemi, per fortuna, più sofisticati di quelli utilizzati dal defenestrato. Non per altro ha chiuso la sua carriera politica nella melma.
P.S. per “calice” si intende Bicchiere “per il vino”, non “di vino” alle sagre si acquista un calice e si gira con quello fra gli stand, degustanto in ognuno il prodotto che offre. Non 5 euro a bicchiere, ma 5 euro per tutti i bicchieri che riesci a tracannare.


Commenti su Collaborazioni per una storia ambientale nel “Tacco d’Italia” e nel Sud della Spagna di Pier Paolo Tarsi

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Una ricerca molto interessante, spero che qualche spigolatore possa offrire qualche contributo! In bocca al lupo!

Commenti su Crisi nera, ciglio dell’abisso, insolvenza finanziaria generale alle porte di Alfredo Romano

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Sic transit “scoria” mundi (Ellekappa) nel mausoleo arcoriano dove riposerà in pace attorniato dai fedelissimi Confalonieri, Dell’Utri, Fede, Mangano e da uno stuolo di minetti, ruby, santa ché? polanco, guerra, faggioli, gelmini, capone, pascale e quant’altre, costrette a elemosinare almeno una moneta per Caronte dal tycoon di Arcore per l’ultimo viaggio dio l’abbia in gloria!

Commenti su Quei due denti ritrovati a Portoselvaggio (Nardò) sono i resti di uomo moderno più antichi d’Europa di Redazione

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Un recente video con interviste a illustri docenti confermano le scoperte di Uluzzo e della Grotta del Cavallo

Commenti su Quei due denti ritrovati a Portoselvaggio (Nardò) sono i resti di uomo moderno più antichi d’Europa di Luigi Tommasi

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Precisazione al commento di Angelo Micello e al link postato. Il Prof Stefano Benazzi ha analizzato, con altri studiosi, solo due molari decidui trovati dal prof Palma Di Cesnola, dell’Univ. di Siena nel ’64, depositati presso la stessa università e da lui attribuiti a H. neanderthalensis. La conclusione a cui si è giunti con nuove metodiche di indagine è che essi apparterrebbero a H. sapiens (non H. sapiens sapiens a cui apparteniamo noi). La seconda immagine del link mostra un frammento di una mascella con tre denti rinvenuta alla fine dell’ 800 in una caverna a Kent (Devon) in Inghilterra. E’ quella analizzata dagli studiosi T. Higham e C. Stringer. Con il metodo baiesiano è stata datata 41-44000 anni fa ed attribuita a H. sapiens studiando soprattutto i resti di animali trovati nella grotta. Non credo che il Museo di Maglie possa avere un suo calco.

Commenti su Crisi nera, ciglio dell’abisso, insolvenza finanziaria generale alle porte di Carlos d'Amore

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Benissimo Sr Rocco! Anche sul Titanic si continuava a ballare mentre la fine era inevitabile, non crediamo che anche noi dobbiamo fare qualche sacrificio e alludere che non stiamo “tutti” nel mezzo di una crisi mondiale è incoscienza!
Come ho già scritto, siamo su un camion con problemi meccanici e se non scendiamo a spingere, tutti, rimaniamo per strada e di niente varranno tutti i discorsi e le filippiche retoriche di chi invece si sente su un pulpito, ad additare sbagli altrui!
Io sono già sceso e sto spingendo!

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Commenti su Appunti sulla situazione agricola pugliese di Pier Paolo Tarsi

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Caro dottor Antonio Bruno si è accorto, tra le altre cose, della proposta di legge regionale per facilitare l’espianto degli ulivi? Mi pare che non abbia speso una parola su questo argomento, eppure è difficile fare agricoltura senza nemmeno le piante, non crede?


Commenti su Crisi nera, ciglio dell’abisso, insolvenza finanziaria generale alle porte di rocco boccadamo

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Non tutti, sanno, conoscono e fanno tutto. Ad esempio, personalmente, non ho mai partecipato a una sagra o attraversato un percorso di degustazione.
Per via dei miei limiti, nelle valutazioni, nelle opinioni e, ancor più, nei giudizi, tendo preferibilmente alla mitezza.

Commenti su Il mio omaggio a Grigoriu di fabio

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Cortesemente… riconfermate la voce CCAMBARU, femm. CCAMBARA e non CAMBARU/-A ?
Esiste nel dialetto neretino il composto anchicàmbaru ?
Grazie

Commenti su Il mio omaggio a Grigoriu di Marcello

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si, ccàmbara e non càmbara. Il raddoppiamento denota una “c” ben diversa da quella di “càmbira” (camera), camisa (camicia), ecc. Ma ancora un esempio mi viene in mente con “lu cusi” (lo cuci, da cucire), diverso da “lu ‘ccusi” (lo accusi, da accusare, o lo colsi, da cogliere). Ma Armando sarà più preciso di me.

Riguardo a “anchicàmbaru”, che, a tal prosposito renderei con “anchiccàmbaru”, non mi risulta, ma se ci fosse in neritino sarebbe “anche ccàmbare”, come quelle della sciumenta ccàmbara di cui ho scritto nel precedente post

Commenti su Il mio omaggio a Grigoriu di armandop

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Più preciso? Questa volta mi è proprio impossibile!

Commenti su Raccoglievano le ulive una per una da terra… di Raffaella Verdesca

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Sacrifici simili alla brina delle mattine d’inverno, quasi al buio, quando uomini e donne andavano incontro alla propria giornata di lavoro in campagna, conservando le energie all’andata e dissolvendo quel poco rimastone al ritorno, in canti liberatori. In questa coralità di gesti, bisbigli e colori, Antonio è un personaggio, lui non partecipa ai pettegolezzi, ma aiuta quando c’è bisogno. Curva anche la sua schiena sul frutto amato della terra di Puglia, l’oliva. Solitario, Antonio accudisce il proprio cavallo così come mostra premura per il disporsi delle donne stanche sul carro a fine giornata. Fa il suo dovere e risparmia le sue energie per pensare, e il suo è un pensiero che vola sulle teste di tutti, che si prende a braccetto col fruscio degli ulivi al vento, che diventa cosmico insieme agli sbuffi di aria e salsedine nelle narici e sui muretti a secco; un pensiero, il suo, che non si specchia in un’immagine di donna, ma in una ricerca di vita. Intanto i contadini come lui, uomini e donne, ragazzi e ragazze, girano tutt’intorno al loro mondo fatto di piccoli sogni, di pezzi di pane da masticare in allegria, di aspettative, di teneri amori in boccio e di vita vissuta alla giornata. Ognuno di noi, se rimane in silenzio, può sentire anche ora gli echi di quei canti popolari più forti delle campane della chiesa, più irruenti di un battito giovane di cuore: niente paura, è il suono della nostra umile e splendida storia.

Commenti su Crisi nera, ciglio dell’abisso, insolvenza finanziaria generale alle porte di gianni ferraris

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scordavo una cosa, a proposito di bicchieri e calici, come si sa ci sono alcuni modi di osservarli, chi li vede troppo pieni, chi troppo vuoti… E se dicessi, a proposito delle Lamborghini citate “vedendole sfrecciare ho pensato che ci sono 99998 leccesi che, poveretti, non hanno quell’auto” . Non l’ho fatto perchè, ammetto, sarebbe bizzarro e fuori da ogni regola dell’economia e della statistica fare un simile calcolo. Già, lo sarebbe. A proposito, i leccesi che hanno biciclette da 1000 euro quanti sono? Signor Carlos, non si rammarichi, sapesse quanti stanno spingendo carri, camion e carriole…. Anche parecchi che prendono il caffè al bar sport lo fanno. Srupenda comunque la canzoncina che ho ascoltato, sull’aria di “meno male che S…. c’è” cantavano “meno male che te ne vai”. Ah questi giovani incoscienti, quando danno sfogo alla fantasia sono insopportabili…..

Commenti su Appunti sulla situazione agricola pugliese di Salvatore Calabrese

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Intanto legalmente o abusivamente l’espianto degli ulivi secolari continua senza sosta e non mi risulta che nè Vendola, nè Stefano si stiano prodigando con leggi severe e restrittive atte a frenare lo stillicidio che speculatori senza scrupolo stanno effettuando alle CHISURE dove sostituiscono gli ulivi con i piu’ redditizi pannelli solari o peggio ancora con indecorose pale eoliche.
Sig. Direttore. Noto con piacere che su queste pagine ultimamente state ospitando tanti bei servizi sugli ulivi salentini, suggerisco, se mi è consentito, di aprire una grande campagna sul fenomeno del dispianto olivicolo, cercando in questo modo di poter sensibilizzare e coinvolgere l’opinione pubblica e soprattutto i nostri distratti politici affinchè possano bloccare questo ignobile fenomeno e ridare lunga vita alle nostre storiche CHISURE.


Commenti su Appunti sulla situazione agricola pugliese di Marcello

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probabilmente di recente non ci ha seguiti, perchè sull’argomento abbiamo insistito fino alla nausea, con decine di articoli, segnalazioni, denunce, appelli, che hanno visto una partecipazione incredibile.
Io stesso, a nome di Spigolature Salentine, ho avviato una petizione nazionale “Nessuno tocchi gli ulivi di Puglia” che è ancora in atto e di cui sono primo firmatario. Anche qui una straordinaria adesione di pugliesi, italiani e stranieri, avendo avuto fino ad oggi quasi 2500 adesioni. Le allego il link in basso e se vorrà scorrere le centinaia di pagine con le firme potrà anche leggere i commenti dei firmatari:

http://petizionepubblica.it/PeticaoVer.aspx?pi=ulivi

Ad ogni modo basterà scrivere nella casella CERCA a sinistra del nostro Spigolature Salentine “ulivi di Puglia” e vedrà le decine di articoli che ininterrottamente abbiamo pubblicato fino a ieri

Commenti su Appunti sulla situazione agricola pugliese di Marcello Gaballo

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Credo e spero che l’amico Antonio Bruno, figura di rilievo dell’agricoltura salentina, nonchè componente del direttivo provinciale degli agronomi leccesi, sia intervenuto a favore degli ulivi di Puglia, anche se noi non ne siamo a conoscenza diretta. Io stesso, qualche settimana fa, ho scritto sulla bacheca Facebook del Centri Studi Agronomi, invocando l’aiuto degli agronomi del Salento per aiutarci a far ritirare l’insana proposta del consigliere regionale Cassano.
Conoscendo la sensibilità del dott. Bruno sono ancora fiducioso che egli e i suoi colleghi vorranno intervenire su questo scottante tema, magari segnalandoci interventi e articoli da loro scritti per difendere i patriarchi verdi dalla speculazione e dall’estirpazione (eufemisticamente definita espianto).
2500 firme, cui se ne aggiungeranno altre, sono un macigno che grava su chi deve vigilare su queste creature e su chi deve applicare rigorosamente la legge che li tutela.
http://petizionepubblica.it/PeticaoVer.aspx?pi=ulivi

Commenti su Appunti sulla situazione agricola pugliese di Antonio Bruno

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Gentilissimi lettori tutti,
come avete avuto modo di leggere io mi sono limitato a riportare la relazione dell’Assessore Stefano e le sue dichiarazioni. Volete sapere cosa penso dell’espianto e degli impianti fotovoltaici?
Io ad esempio ho un progetto per lo sviluppo della Città di Lecce che è fortemente ancorato al territorio. Lo sviluppo del turismo balneare di Lecce Lido collegato alla fruizione dei prodotti agroalimentari delle sconfinate campagne della Città di Lecce e al Barocco dei Beni Culturali della Lecce Città d’Arte. Il mio progetto prevede che gli impianti fotovoltaici vadano realizzati sulle superfici già edificate e mai sfregiando il Paesaggio Rurale della Città. Ho letto con stupore la stampa che riportava le cronache sulla protesta degli indignatissimi cittadini leccesi perché si sono viste arrivare le ruspe sotto casa che cercavano di realizzare un Impianto Fotovoltaico a Lecce in Via Scotellaro. E davvero non so che cosa dire delle dichiarazioni dell’amministrazione comunale guidata dal Sindaco Paolo Perrone che dice sia colpa della Regione Puglia e quelle della Regione Puglia della Vice Presidente Loredana Capone che invece attribuisce la colpa alla Amministrazione Comunale di Lecce per la realizzazione di quel fotovoltaico che da qualcuno è stato definito “il massacro della Città”.
Ma qual è il progetto di sviluppo del territorio della Città di Lecce che hanno il Sindaco Perrone e la Vice Presidente Loredana Capone?
Lo sapete che gli amministratori della Regione Puglia sbandierano ai quattro venti che tutti gli impianti fotovoltaici che hanno fatto sorgere rappresentano un paradigma cioè un “modello” per le energie rinnovabili da esportare in tutto il mondo? Lo sapete che la Regione Puglia della Vice Presidente Loredana Capone ha conquistato la leadership nella produzione di energia rinnovabile perché è la prima regione in Italia e la seconda in Europa per Megawat derivati dalla vetrificazione e desertificazione del nostro territorio?
Il bravo Danilo Lupo Direttore di Telerama News nella trasmissione “L’indiano” ci ha anche detto con esattezza delle richieste presentate nella Città di Lecce che superando tutti i Comuni della Provincia la mettono al primo posto perché ci sono state 79 richieste di impianti fotovoltaici che potranno essere realizzati con una semplice Dichiarazione di Inizio Attività (DIA)?
E la regione Puglia non si è accorta di nulla? Perché ha aspettato sino al 14 marzo 2011 per sottoscrivere un protocollo d’intesa con l’Anci Puglia e l’Upi con lo scopo di avviare attività di controllo e per dar vita ad un’anagrafe di tutti gli impianti di produzione di energia elettrica da impianti fotovoltaici operanti sul territorio pugliese (impianti assentiti con Dia)? E perché nonostante siano abbondantemente passati i 90 (novanta) giorni previsti da quel protocollo per la realizzazione dell’anagrafe, nonostante io l’abbia cercata sul Web nel Sito della Regione Puglia e con i motori di ricerca, questa anagrafe che avrebbe dovuto darci trasparenza io non l’ho trovata? Forse a 240 giorni dalla sottoscrizione quel protocollo è solo carta?
Io faccio il dottore agronomo e sono una persona pratica, non mi interessano i grandi proclami ma le cose che uno ha fatto. Ecco che cosa penso in un caso specifico. E tu? Che pensi tu?
cari saluti
antonio bruno

Commenti su Quei due denti ritrovati a Portoselvaggio (Nardò) sono i resti di uomo moderno più antichi d’Europa di Luigi Tommasi

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Non comprendo la riproposizione del link che già conoscevo. Se qualcosa non va nel mio commento desidererei conoscerla.

Commenti su Appunti sulla situazione agricola pugliese di Antonio Bruno

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Una citazione che dovrebbe far riflettere tutti noi:
Mentre cercavo di classificare la vostra specie, improvvisamente ho capito che voi non siete dei veri mammiferi: tutti i mammiferi di questo pianeta d’istinto sviluppano un naturale equilibrio con l’ambiente circostante, cosa che voi umani non fate. Vi insediate in una zona e vi moltiplicate, vi moltiplicate finché ogni risorsa naturale non si esaurisce. E l’unico modo in cui sapete sopravvivere è quello di spostarvi in un’altra zona ricca.
C’è un altro organismo su questo pianeta che adotta lo stesso comportamento, e sai qual è? Il VIRUS. ”
(dal film Matrix)

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