interessante e condivisibile in toto il pezzo. Il sommerso è un problema nazionale, esiste a nord come a sud, forse in maggior misura a nord vista la capacità produttiva dei territori. Qui siamo a casi limite che ora “limite” non sono più. Si stanno generalizzando situazioni di questo tipo, attività un tempo dignitosamente produttive, ora sono allo stremo, lavorano quando e se c’è lavoro. Mettere la croce sulle spalle completamente e solo del datore di lavoro sarebbe come dire che l’evasione fiscale è solo dei dipendenti pubblici o provati che siano, che nel tempo libero fanno i falegnami o gli imbianchini . Altra realtà diffusissima al nord. Si innescherebbe una guerra fra poveri. Per Barletta quello che ha agito fortemente e principalmente è stata la mancanza di controlli da parte di chi dovrebbe sui cantieri, piuttosto che l’improvvisazione di operatori nei cantieri stessi. L’inciviltà è mantenere il patrimonio in questo stato e in queste condizioni, evitare di mettere in sicurezza e curarsi di fare il ponte sullo stretto. E’ esattamente come dire “farò il partito della gnocca” mentre ci sono i funerali delle ragazze crepate di lavoro e di edilizia.
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