Molto interessante. La costruzione della linea ferrata deve essere stata occasione di diversi conflitti campanilistici anche in queste zone del Salento. Forse proprio questo spiega una storiella che mio nonno amava raccontarmi, storia in cui deve essersi sedimentato nella forma leggendaria e canzonatoria il campanilismo che contrappose gli abitanti di Copertino ai vicini di Leverano, paese non attraversato dalla linea a differenza del primo. Secondo la storiella un gerarca chiese ai leveranesi se volessero la stazione anche nel loro comune e questi risposero in coro “ai, ai, ai!”. “Ai”, nel dialetto di Leverano – fatto insolito che magari Armando Polito ci saprà spiegare – significa “si”, “affermativo!”. Il gerarca però scambiò la particolare espressione per lamenti, pertanto, concludeva mio nonno, se ne andò pensando “quisti si sta lamentanu già, è megghiu cu lla facimu a Cupirtinu la stazione!”.
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