Io condivido e firmo la proposta di espianto “umano” dalle calde e secolari poltrone di chi crede di decidere tutto senza sentire nessuno. Andiamo in altre direzioni per trovare forme di sviluppo regionale in armonia con il nostro ambiente di vita, di tradizioni, di bellezze naturali. Finora abbiamo permesso tanti scempi sulle coste e all’interno e nessuno ha alzato un dito o ha aperto un occhio chiedendo danni e rimborsi. Ora qualcuno si sveglia e in nome dello sviluppo (per chi?) cambia leggi, usi e costumi a proprio piacere. Elsa.
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