La razza bovina podolica ben si ambientava nelle macchie e nei boschi dell’Arneo perchè al comodo fieno preferiva cibarsi di rudi sterpaglie ed erbe spinose. La sua possente struttura muscolosa la rendeva adatta per essere sottoposta al duro lavoro di traino e di aratura dei campi rudi e rocciosi. Le sue carni, per sapore e consistenza, nulla avevano da invidiare a quelle della famosa razza chianina.
Il suo ineguagliabile latte, molto ricco e concentrato, veniva lavorato e trasformato in inimitabili formaggi tanto da far diventare famoso il mitico CACIO CAVALLO DELL’ARNEO. Negli anni 50 dello scorso secolo, con l’avvento della meccanizzazione agricola, i lavori nei campi vennero sostituiti con i piu’ comodi trattori e l’allevamento della razza PODOLICA venne ad esssere abbandonato sino a rischiare addirittura la sua estinzione (gli allevamenti podolici oggi esistono solo perchè incentivati e sostenuti dal ministero nazionale e dall’assessorato agricolo regionale). L’abbandono avvenne non solo per la sostituzione con macchinari meccanici ma anche perchè questa razza produceva latte (di altissima qualità ma di scarsa quantità) che non superava i 15-18 litri giornalieri, contro i 35-40 litri di altre razze tipo l’olandese o altre (naturalmente di qualità molto più scadente). Questo è il motivo principale perchè i famosi cacicavalli dell’Arneo oggi non hanno piu’ il sapore di una volta, perchè son prodotti con latte di qualità molto più scadente di quello prodotto dalle mucche podoliche, non solo ma, quelle mucche vivevano e pascolavano allo stato brado e si nutrivano di erbe fresche che variavano col variare delle stagioni dando al latte qualità, sapori e profumi ineguagliabili a differenza delle mucche delle razze ora in voga che quasi sempre vivono chiuse perennemente nelle stalle e si cibano solo di fienagioni stagionate e di sfarinati industriali.
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Commenti su La mucca podolica pugliese di Salvatore Calabrese
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