Con le provocazioni come la tua, cara Raffaella, Pier Paolo viene invitato – come si suol dire in dialetto salentino – a ccarne e mmaccarrùni. Se no come avremmo queste sue meravigliose dissertazioni filosofiche? Perché in questa, caro Pier Paolo, mascherando un grande umorismo ti sei rivelato insuperabile, un “genio”, per dirla, appunto, con Raffaella (e con quanti, compreso me e Marcello, lo hanno detto ancor prima di lei).
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