si, ccàmbara e non càmbara. Il raddoppiamento denota una “c” ben diversa da quella di “càmbira” (camera), camisa (camicia), ecc. Ma ancora un esempio mi viene in mente con “lu cusi” (lo cuci, da cucire), diverso da “lu ‘ccusi” (lo accusi, da accusare, o lo colsi, da cogliere). Ma Armando sarà più preciso di me.
Riguardo a “anchicàmbaru”, che, a tal prosposito renderei con “anchiccàmbaru”, non mi risulta, ma se ci fosse in neritino sarebbe “anche ccàmbare”, come quelle della sciumenta ccàmbara di cui ho scritto nel precedente post