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Channel: Commenti per Spigolature Salentine
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Commenti su I murales ebrei di Santa Maria al Bagno. Per non dimenticare! di Raffaella

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Ragazzi miei, quanto ardore! Permettetemi di ammirarvi per aver comunque dato vita a un confronto che, per quanto parta da vedute all’apparenza contrastanti, è sempre sinonimo di democrazia, soprattutto quando è intelligente. Caso, ahimè, oggi piuttosto raro.
Il mio spunto deve essere stato evidentemente un po’ infelice, ma perdonatemi, era solo un mezzo, un utilizzo di un motto recente, pur se da parte di un esponente di governo, per rendere più forte, se non brutale, un messaggio rivolto alla nostra parte umana.
Chi di noi, a volte, non ha pensato(senza forse tener conto del proprio ruolo in società, soprattutto nell’ambito scolastico o di una qualsiasi rappresentanza pubblica) di trovare un escamotage, una frase ad effetto per esprimere un monito, un proprio pensiero, magari perfino un ‘incoraggiamento mascherato’?
Gaffe! Non vogliamo a questo punto giudicare le intenzioni, la persona, il retrogusto politico che ha caratterizzato l’affermazione in questione.
Probabilmente tutto parte dal solito, meraviglioso, complesso concetto di… TEMPO. Il tempo è una variabile, spesso soggettiva, per altri versi necessariamente oggettiva. Quest’ultimo può essere il caso degli orari di lavoro, dei tempi di produzione(anche di studio!), del limite di un ricatto sia allegro sia sadico, dello spazio di un’attesa.
Umana necessità di regole, di chiarezza.
Ma se di umanità parliamo, allora dobbiamo per forza considerare il ricamo unico di ogni personalità, sensibilità, condizione mentale, economica e sociale: chi vive nell’agio, a volte ‘non ha fretta’ di concludere; chi è emotivamente fragile spesso rimanda; chi è spinto più dalla speculazione filosofica, dall’idealismo, dalla sensibilità poetica, invece, ha un utilizzo più smaterializzato del tempo; chi è un gaudente si tuffa nel ‘carpe diem’; chi è decisionista ‘spacca il capello’; chi è povero, chi in difficoltà di qualsiasi genere e chi è proiettato verso una mèta si fa invece in mille pezzi per moltiplicare il tempo e i suoi frutti.
E gli schemi non valgono mai.
A questo punto vi chiederete il perchè di tutto questo excursus. Ebbene: vada per l’incoraggiamento(magari con forme più delicate) a nobilitare il tempo, a non adagiarsi sugli allori per poter essere sempre risorsa, forza produttiva di un Paese in quasi costante crisi, ma vada anche per un incoraggiamento meno teorico fatto di incentivi, di garanzie, di merito, di lavoro e di ‘case gratificanti’ per tutti quei cervelli in fuga da tane e ovili senza dignità!


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