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Channel: Commenti per Spigolature Salentine
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Commenti su Hansel e Gretel sperduti nel Salento di Raffaella Verdesca

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Il leggerti, sia che si tratti di un racconto, sia che si tratti di un commento, mi fa sorridere, mi mette allegria.

Penso che tutto dipenda un po’ dalla curiosità di sapere cosa scriverai, un po’ dalla certezza d’imparare verità a sorpresa. E lasciatelo dire, caro Giorgio, tu sei uno dei pochi che non delude mai.

I miei genitori sono insegnanti e mi hanno fatto scoprire che un concetto, un qualsiasi messaggio da trasmettere non ha una sola strada per arrivare a chi ascolta, ma infinite. E’ il topo che arriva al formaggio, la gatta al lardo, la volpe all’uva(perchè tanto, alla fine, ci arriva!): bisogna usare la testa, sempre che ‘il fine giustifichi i mezzi’.

Hansel e Gretel lo fecero nelle pagine che li celebrarono, ognuno di noi ha il dovere di farlo nei confronti dei propri simili distratti, indifferenti, a volte ignoranti dinanzi agli scempi che finiscono per sottoscrivere senza neanche saperlo. La legge vigliacca del ‘Silenzio assenso’ o il paradosso del ‘Io do una caramella a te e tu dai la tua vita a me’.

I due fratellini creati da Grimm rischiarono in prima persona non solo per sfuggire alla morte e distruggere il male celato dietro a pareti di marzapane e giardini di zucchero filato-alias guadagni, speculazioni ed esistenze patinate-(e qui la piccola Gretel, da tenera e indifesa, si trasforma in una tigre coraggiosa e spinge la strega nel forno allestito per arrostire il povero Hansel), ma anche per far capire ai propri genitori l’errore madornale in cui erano incappati.

E’ vero, Giorgio caro, dobbiamo sbrigarcela da soli, ma…l’unione fa la forza!

Un caloroso abbraccio e un sentito ringraziamento,

tua Raffaella

(P.s. Hansel ricambia con affetto il tuo saluto!)


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