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Channel: Commenti per Spigolature Salentine
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Commenti su Lo Tsunami che nel 1743 colpì il Salento di Redazione

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Segnalo il saggio scientifico sullo tsunami che colpì il Salento nel 1743:

STUDIO PRELIMINARE SULLA SORGENTE DEL TERREMOTO DEL 20 FEBBRAIO 1743
IN PUGLIA MERIDIONALE A PARTIRE DA DATI DI TSUNAMI
A. Armigliato, S. Tinti, G. Pagnoni, G. Mastronuzzi, C. Pignatelli, P. Sansò, S. Gallazzi, R. Tonini e B. Brizuela Reyes

Estrapolo una parte della comunicazione:
“…Il 20 febbraio 1743 un terremoto di magnitudo M=6.9 (catalogo CPTI04) colpì una regione
molto vasta, con effetti di danno massimi nella penisola salentina (Puglia meridionale) e nelle isole
Ionie al largo della Grecia occidentale. Il terremoto fu chiaramente avvertito anche a Napoli, in
Calabria e nello stretto di Messina. L’intensità macrosismica massima (IX MCS) fu registrata nelle
città di Nardò e di Francavilla Fontana nel Salento, dove la maggior parte degli edifici fu rasa al
suolo o danneggiata in modo permanente, e nella località di Amaxichi (isola di Lefkada). Anche le
città di Taranto e Brindisi subirono danni rilevanti. Il terremoto provocò più di 160 vittime in Puglia
e circa 100 nelle isole Ionie. Il sisma generò anche uno tsunami, riguardo al quale le informazioni
contenute nelle fonti storiche sono abbastanza scarse, e descrivono unicamente alcuni effetti nel
porto di Brindisi, dove il mare fu visto ritirarsi (cfr. il Catalogo Italiano degli Tsunami, Tinti et al.,
2004). Al contrario, gli effetti dello tsunami lungo le coste adriatiche e ioniche della Puglia sono
ben documentate dal punto di vista geomorfologico. Il recente studio di Mastronuzzi et al. (2006)
ha evidenziato la presenza e caratterizzato le proprietà geomorfologiche di accumuli di “boulders”
lungo le coste meridionali della Puglia. Detti accumuli sono particolarmente significativi nelle zone
di Torre S. Emiliano e Torre Sasso. A Torre S. Emiliano, i “boulders” si dispongono lungo due “creste”,
che si estendono lungo la costa per circa 2.5 km e hanno una larghezza totale di circa 30 m…”.

può leggersi in:

http://www2.ogs.trieste.it/gngts/gngts/convegniprecedenti/2007/riassunti/tema-1/1-sess-1/11-armi.pdf


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