concordo che Nardò non possa essere stata sede di epicentro, nonostante i danni ingenti subiti.
Così come concordo con Angelo che abbia contribuito la particolare conformazione del sottosuolo neretino, che continua a registrare continui cedimenti in più punti dell’abitato.
Un poeta locale, Castrignanò, rimproverava ai nostri avi, nelle sue poesie, che Nardò l’avrebbero dovuta costruire sui “Pagani” e non sul sito attuale. Ai Pagani corrisponde ampia zona rocciosa e sopraelevata, su cui, tra XVIII e XIX secolo, costruirono le residenze estive i facoltosi cittadini. Forse fu esclusa per l’esposizone ai venti e quindi per il rigore invernale