Bello ed utile ricordare queste tradizioni nostrane ormai perdute e dai più dimenticate in nome di un falso epseudo progresso di globalizzazione che tende ad appiattire, uniformare togliendo il “sale” della nostra cultura forse contadina, ma profonda e verace e soprattutto capace di parlare alla mente e al cuore e di radicarla nel profondo.Mi sono rivista bambina camminare nelle stradine del centro storico col naso allinsù, mentre la” vecchia” dondolava dai terrazzi e alimentava la fanciullesca fantasia.
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