Com’è vero quanto scrive Alfredo Romano! Tutta la mia infanzia ha il ricamo dei ricordi dei miei nonni che ci raccontavano storie vere, aneddoti, di persone che “gettavano” il malocchio nel camminare per le strade del paese, di beghe tra vicini, di folletti e di anime in pena ,ma il tutto assumeva una straordinaria pregnanza di magia sul suono delle loro voci, degli alti e bassi tonali,nel gesto delle mani che accompagnava il dire.E la parola era essa stessa indimenticabile emozione, se ancora oggi è dentro di noi.
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