Spigolature riunisce le emozioni in una coralità lirica che sa di poesia e di vita comune, di semplicità contadina e di raffinatezza letteraria, di interventi inaspettati di lettori che schiudono corolle ancora più ampie. Un vero miracolo. I versi di Giulietta brillano di emozioni e delicatezze artistiche fatte di immagini, similitudini, rievocazioni sapienti di tradizione e storia. La contadina pugliese si erge quindi a regina del ricordo e del tributo di noi, generazioni nate dalle sue gioie e dai suoi sacrifici, per rivestire con femminilità gentile tutti gli spigoli e i punti nudi delle nostre radici.
Ed ecco che questa bel cammeo poetico ispira a un figlio il ricordo della madre e la scena si arricchisce allora di Giulietta e Lucia, due donne diverse che si passano il testimone perchè la poesia colta e ricercata giochi in squadra con quella ricca del quotidiano. Ed è podio.
Che scrigni preziosi queste due donne!
Lucia Giustizieri, senza saperlo, doppia il meraviglioso cortometraggio di Giulietta e lo fa con una poesia popolare che tanto sa di denuncia della condizione femminile nei secoli. I matrimoni combinati sono pratica ancora eseguita in Medio Oriente, quasi estinta in Occidente. Quel po’ che ne è rimasto, diciamo pure che è ben mascherato. Ma cos’è una donna costretta? E’ un angelo che non può più volare, così come una donna triste un sole che non può più riscaldare… Che la lettura di questa splendida pagina ricordi a ciascuno di noi che la bellezza non nasce mai dalla violenza pur resistendo alla fame, e che l’amore non si distacca mai dalla saggezza, pur venendo dal popolo.
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