Grazie Alfredo, come sempre con la tua autoironia, sei riuscito a farmi sorridere….E’ bello leggere di se stessi del prorpio passato anche se non personalmente vissuto, lo sentiamo comunque nostro.
E’ come una legame di “sangue” lo senti anche se non lo conosci.
Spero che i Civitonici abbiano posto riparo al loro comportamento riuscendo in questo modo ad arricchirsi di noi… leccesi.
Tu ne sei la prova vivente.
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Commenti su Leccesi, c’era una volta / 2a parte: Quando arrivammo a Civita Castellana di soniavenuti
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