Le Giravolte… quanti ricordi…. patria del vernacolo più puro: lu rusciaru. la mia Accademia di Belle Arti, il suo odore d’Africa, Oriente ed Indonesia che dalle finestre delle cucine delle case dei migranti invade le strade, un albero secolare incastrato tra le mura dell’antico convento di Sant’Anna (se non mi tradisce la memoria), nelle strade il rumore del motorino che preannunciava l’arrivo della Mara, uno dei personaggi più unici del quartiere e di Lecce stessa. Le Giravolte… un cuore nascosto tra le mura della città che solo pochi conoscono davvero.
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