L’immagine che veste la parola. Un rapporto di sinergia e complicità. Come quella tra Andrea e Paolo. Paolo che saluto, insieme ai suoi, sempre meravigliosi, cari. Tra poco, con la buona stagione, nuovamente vicini di casa. E Andrea, che seppure non conosco, parla di lui, la sua poesia, e i suoi paesaggi dell’impercettibile, mescola dell’anima. I miei auguri ad entrambi.
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