Veramente poetiche le interpretazione di Wilma Vedruccio!
“Postazione per guardare il cielo nella notte” è addirittura un’inquadratura dalla doppia valenza interpretativa, perché se da una parte la notte è quel fenomeno cosmico, reale, veritiero,con la possibilità di un cielo stellato, lunare o comunque arcano, per cui sempre favoloso da essere ammirato con le membra distese su una panchina (visione stupenda dell’orizzontale alla ricerca del verticale), dall’altra, la notte, può simbolicamente rappresentare un momento buio dell’esistenza umana, per cui nel guardare il cielo da una panchina c’è sempre la ricerca di una verticalità, pur se soggettiva e di varia natura, raggiungibile questa volta vivendo un sogno, una speranza, comunque attraverso l’attesa di un evento positivo che annunci la luce.
Per cui grazie a Wilma Vedruccio e grazie a te, Paolo, nel cui lusinghiero giudizio so che c’è pure tanto affetto.