a me è stato raccontato da contadini che spesso le ritrovavano nei tubi per irrigare i campi, in cui si erano infilate per bere, senza riuscire a tornare indietro.
Che il serpente ricorresse all’espediente notturno di chiudere la bocca del lattante con la propria coda, per succhiare dal capezzolo della nutrice, lo avevo sentito anche io, raccontatomi coloristicamente da una famiglia che viveva in estate in contrada “Puzzuìu” (Pozzovivo, sulla Nardò-Leverano).