Con l’apostrofe “sacara!”, forma meno…virulenta di “ipra!” (vipera!), siamo al solito presuntuoso trasferimento dei nostri difetti sugli animali. Al di là delle leggende (o meno) circolanti dalla notte dei tempi sulla sacara e sulle deformazioni e probabili aggiunte della fantasia popolare, proprio l’altra sera mio cognato mi raccontava di aver sentito dire da suo padre (non sapppiamo se ne era stato testimone diretto…) che le sacare, dopo aver ingurgitato un uovo, si gettavano da un albero (che possano salirvi, questo l’ho visto fare io quattro giorni fa da un bell’esemplare) per romperlo e digerirlo così più rapidamente; mia madre, invece, sosteneva di aver sentito dire che la stessa operazione la sacara la compiva passando attraverso il buco di un muro e simili. Di certo si sa che l’animale ha muscoli così potenti da riuscire a rompere l’uovo senza bisogno di fare tuffi o azioni da contorsionista…
↧