Argutissimo Armando, per ricompensa, forse, la Natura ha dato ai rovi un frutto tanto squisito che aspetta un viandante coraggioso che lo assapori, incurante di qualche graffio o puntura… sembrano quelle more del mio Salento, nate tra le pietre calcaree scaldate dal sole, fonte di gioia eterna per chi sa conquistarle!
Io ho conquistato la mia 37 anni fa, punge e graffia come allora ma è ineguagliabile, con tutti i suoi sinonimi ( incomparabile, ineffabile, inimitabile, unica, eccezionale, incredibile, meravigliosa, rarissima, splendida).
Tempi incredibili stiamo vivendo quando alcuni (finocchi, per restare nell’ambito della botanica) vorrebbero che ci vergognassimo di amare tanto le donne.
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Commenti su Le more mi fanno impazzire… di Carlos d'Amore
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