indubbiamente l’opinione di ognuno va rispettata anche quando uno crede che un cacciatore per il sol fatto di andare a caccia è cerebroleso… nell’esprimere brevemente la mia opinione non userò per rispetto a tutte quelle persone diversamente abili che purtroppo subiscono tutti i giorni le ingiurie di populisti senza scrupoli che per essere offensivi nei confronti del nemico lo dichiarano handicappato…
io sono convinto che la caccia non è il “sadico” gusto di
eliminare la fauna dal territorio (come dicono gli “anticaccia”), ma è un’attività naturale vissuta con sforzo e perseveranza, con astuzia e furbizia, è una eredità derivante dell’atavica lotta per la sopravvivenza delle specie . Il cacciatore è qualcosa di diverso dal solito macellaio, dall’industriale di carni in scatola, dal venditore di carni insaccate, dal contrabbandiere di avorio, dal credente che festeggia determinate ricorrenze sacrificando agnelli, maiali, polli tori, dal produttore di uova e da altre attività umane che hanno a che vedere con la vita e la morte degli animali. Queste ultime utilizzano, nel corso dei loro lavori, mezzi sempre più nuovi per pianificare le uccisioni e rendere fiorenti i relativi commerci. comunque a ognuno le sue opinioni nel rispetto dell’altro…se qualcuno è convinto di essere una specie superiore e non vuole rispettare gli altri lascio a lui le sue illusioni e tengo strette le mie piccole certezze… non ultima il fatto che la neurofisiologia moderna sta dimostrando che anche neuroni apparentemente morti possono, sia pur raramente, “risvegliarsi”…
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Commenti su Cazzamèndule, furmicalùru, saccufàe, irdulèddha, falaètta e ciciàrra: chi li ha visti? di giuseppe cesari
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