Il malcapitato che si è fermato a farneticare domande sterili e fuori luogo proprio all’indirizzo del nostro Stefano Manca non poteva immaginare la sua reattività cerebrale decuplicata dal caldo. Eh no, perchè il signore in questione non si è limitato a chiedere l’ora, o che so, le indicazioni per trovare una strada, ma si è spinto a cercar consigli sull’approccio corretto alla scrittura. La sua. Scusa, amico mio, ma tu lo vai a chiedere proprio a quella concentrazione di neuroni da nobel per ironia e sagacia che è Stefano Manca? Tra l’altro, sotto un sole da quaranta gradi e, se non bastasse, davanti a un semaforo rosso? Che imprudenza imperdonabile!
Non mi resta allora che lodare Stefano per aver esternato solo a noi i suoi reali pensieri di quel momento facendoci ridere sotto e sopra i baffi, e di essersi mantenuto cortese col silenzio. Da sua ammirata lettrice, poi, non posso non aggiungere che la sua partenza a razzo dall’inequivocabile significato non fa che confermare il suo ritratto artistico: BREVE, PRECISO E COMPENDIOSO!!!!
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