Probabilmente, Fernando Sammarco autore del romanzo “Arthas, il Grande Eroe di Messapia”, è stato attratto, consciamente o inconsapevolmente, dalla grafia arθas rinvenuta su alcune epigrafi messapiche ed edite dal compianto Ciro Santoro. La forma arθas è allotropa di artas e di una variante con il simbolo di tridente con valore di dentale sorda (che in questo post non riesco a inserire). In alcuni testi epigrafici t/θ/(tridente) sono equivalenti; mentre in altri solo θ ha valore di interdentale: da qui, la soluzione artas:arthas.
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