E’ una storia che ormai conosco a memoria quella de “Lu fattu te San Giorgi”, tante sono state le volte che l’ho letta in giro. Il divertimento del mio ristretto(e neanche tanto!) pubblico così come quello di voi fedelissimi di Spigolature è stato assicurato, immagino irrefrenabile quanto perfino contagioso. Alfredo Romano lancia la risata come un boomerang: quella parte dalle visceri del racconto, miete vittime in tutti quelli che incontra e torna al suo autore ispirando il sostanzioso sorriso finale.
Quante pie donne sono state catturate là nel loro mondo, ovvero tra le nuvole! Era l’educazione bigotta del tempo che non trasmetteva spesso al sesso femminile la giusta dose di senso critico, di salame da togliere dagli occhi e di lucidità dinanzi alla religione, alla chiesa e ai suoi funzionari.
Lupi tra gli agnelli.
Meno male che ciò che non veniva insegnato alle figlie femmine arrivava per opera e virtù dello Spirito Santo e dell’Esperienza nella testa del figlio maschio, il sacro predestinato a mangiare o a farsi mangiare.
Bello smacco per il povero San Giorgi ‘fatto in casa’!
La Legge del più forte, la vittoria schiacciante dello pseudo San Pietro, intelligente punta della piramide dei poteri!
Fatto salvo il virtuoso candore della pia donna, tra una risata fino alle lacrime e l’altra, possiamo ritenerci fortunati di avere oggi una parte di potestà genitoriale nell’informazione senza frontiere e nella diffusione di tante verità senza veli e tabù(parlo di quelle utili e sensate!), oltre che, naturalmente,…di ‘qualche Santo in Paradiso”!
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