Caro Massimo ho appena letto questo splendido pezzo, in ritardo ahimé. Ne ho scritto uno simile (anche se molto più breve e con due ricette diverse). La cosa simpatica è che abbiamo dedotto esattamente le medesime conclusioni. Mi permetto di dirtelo e di scriverlo qui perché tu non abbia dubbio alcuno sul fatto che quando verrà pubblicato comprenda che si tratta semplicemente di una coincidenza e non di un plagio.
Per maggior correttezza lascio da parte il concetto di “Sargeniscu” o “Sarginiscu” e rimando al tuo pezzo. Un caro saluto.
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Commenti su I cocomeri del Salento di Pino De Luca
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