Grande Francesco! è la prima volta che leggo un commento di qualcuno preparato sull’argomento. Giorgio di Lecce è stato uno di quelli che ha fatto confusione sui concetti, parlando di “pizzica de core” (che non esiste) e di “danza delle spade” (che è tutt’altra cosa rispetto alla pizzica scherma).
Il problema è che dopo gli anni ’70, quando alcuni pionieri (tra cui Rina Durante, Roberto Licci, Roberto Raheli, Alessandro Girasoli, ecc.) riscoprirono le musiche popolari in chiave politica, ci furono personaggi che, intuendo l’affare, iniziarono a mischiare le carte in tavola e a parlare di neo-pizzica. Anche Anna Nacci, romana, ha avuto le sue responsabilità. Ti invito a leggere questo breve scritto sui nuovi termini di tendenza…
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Commenti su Come ci inventiamo una cultura: il caso della Notte della Taranta. Parte seconda. di Giovanni
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