Concordo pienamente con l’analisi di Giovanna. A questa si aggiunge l’intera illuminazione “fuori scala” del monumento. Come se il sedile fosse in pieno deserto e non avesse nulla accanto. Non so se avete notato, ma non si riesce a capire se sembra fuori posto rispetto al palazzo delle assicurazioni o è colpa dell’anfiteatro che con la sua cavea scura distorce la luminosità del sedile. Ovviamente non è colpa nè dei palazzi nè dei romani, ma solo di quei tecnici dell’illuminazione che continuano a fare copia-incolla di progetti senza contestualizzarli. Stessa sorte per l’Arco di Trionfo dove l’illuminazione di contrasto mette in risalto lo “spezzato” del taglio delle mura.
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