Onore e merito al nostro sensibilissimo Arciprete Don Giuliano per l’ìmpegno prestato al restauro del prezioso affresco che arricchisce di storia e di arte le pareti della nostra Cattedrale. Come ho avuto modo di scrivere in altre testate gli ribadisco la richiesta di essere attento e vigile anche in altre preziose opere che da tempo venerabile sono presenti nella nostra Cattedrale che con vanto e onore i nostri antichi predecessori con tanto amore e interesse ci hanno tramandato.
Mi riferisco, in particolare, al pregiatissimo organo che da decenni, senza giustificazioni, giace tra le incurie, le ragnatele e la polvere, malgrado le enormi spese sopportate nel 1980 dall’allora Arciprete Don Alfredo Spinelli, spronato dall’ineguagliabile Vescovo Mennonna, sempre sensibile ai valori culturali, artistici e storici che le nostre chiese custodivano e che malgrado le molte attuali e ingiustificate incurie esistono ancora.
Invito e imploro il nostro attuale e sensibilissimo Arciprede di far ripristinare il nostro prezioso organo e di accantonare e rottamare l’inutile pianola elettrica che mal si addice in quel posto ricco di storia, arte e venerabiltà. Invito il nostro Don Giuliano a far si che il nostro organo riprenda a suonare e a far riempire la Chiesa di quelle arie musicali che solo quel prezioso organo riesce a dare…..Grazie – Salvatore Calabrese
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Commenti su 20 maggio. San Bernardino. Un affresco del santo senese nella cattedrale di Nardò di Salvatore Calabrese
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