Molto interessanti le derivazioni offerte da Armando a proposito dei due verbi. Ci aggiungerei alcune considerazioni che mi vengono in mente dopo la riflessione su questi termini, sempre meno utilizzati. Scrucuddhare non potrebbe forse richiamare la superficie cheratinizzata dell’insetto e quindi applicarsi ad una pelle divenuta secca e disidratata per l’eccessiva esposizione solare? E questa azione è derivata da una esposizione lenta e duratura, come potrebbe accadere per la cute di un pescatore o di un contadino.
Rapida è invece la conseguenza sottolineata dall’altro verbo: ssussulare, che si utilizza soprattutto per la bistecca troppo cotta al fuoco, che evidentemente indica lo stesso risultato, ma in tempi molto ristretti.
In entrambi i casi mi sembra si voglia comunque indicare un danno irreversibile della pelle. Altrimenti il popolo sarebbe ricorso a “bbampare” e “rrussicare”, come accade per chi si espone alla prima abbronzatura. E se proprio si vuole andare per il sottile, bbampare è riferito alla pelle degli adulti, rrussicare a quella dei piccolini esposti al sole senza adeguata protezione
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Commenti su Arriva l’estate e il salentino che fa? Si scrucùddha e ssi ssòssula. di Redazione
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