Mi pare condivisibile l’articolo del professore. Mi piacerebbe pensare, però, che le giuste osservazioni devono servire al lavoro propedeutico di “spogliare” l’idea della fusione dalle caratterizzazioni e rivendicazioni socio – culturali. Anzi, paradossalmente, proprio la fusione valorizzerebbe le peculiarità facendo uscire dal “localismo” la nostra storia, i nostri beni culturali rendendoli fruibili da una platea più vasta. Inoltre grazie alla possibilità di attingere a maggiori risorse finanziarie sarà possibile pensare a ridare una funzione sociale e amministrativa ad un territorio che nel corso dei secoli si è trasformato da luogo delle risorse naturali e paesaggistiche notevoli e centro di “intraprendenza” e dinamismo sociale, in zona di forte disgregazione sociale e individualismo “urbano”.
La fusione non è quindi un annullamento delle “storie”, è una necesità del nostro tempo che non intacca o esclude il nostro importante passato.
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Commenti su Taviano, Racale, Melissano e Alliste. Chi gioca con la nostra storia? di salvo
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