Quantcast
Channel: Commenti per Spigolature Salentine
Viewing all articles
Browse latest Browse all 3124

Commenti su Come ci inventiamo una cultura: il caso della Notte della Taranta. Parte seconda. di gianni ferraris

$
0
0

A ben pensare (e dopo una sciagurata passeggiata nella notte bianca leccese di cui forse dirò quando sarò sveglio) pensavo ai grandi eventi, per lo meno a quelli che così si spacciano, in relazione alla necessità di far girare la più grande industria salentina, il turismo, piuttosto che a piccoli eventini continui e diluiti nel territorio. In sostanza, è meglio avere Frizzi una sera a Gallipoli assieme a tanti nomi altisonanti (che non necessariamente fanno rima con interessanti) o mirare alla rivalutazione di moltissime piccole serate? La notte della taranta è stato un volano, penso, importantissimo per l’economia salentina, ora sarebbe bene forse andare oltre. Altro discorso è quello della cultura popolare. E’ un pò come per le sagre. Ormai il patrimonio gastronomico è stato saccheggiato alla grande. Mi aspetto una sagra dell’ hamburger spacciato come tipico cibo dei costruttori di muretti a secco nel primo 700. Questo succede anche in Piemonte, ahimè. Al mio paese fanno una sagra del fritto misto (non pensate male, mica quello piemontese che esiste ed è altra cosa, proprio quello di pesce) . Tipico cibo degustato dai contadini del basso Piemonte nel primo quarto del 19° secolo? Però fa cassa. La pro loco ci prova, e funziona. Vabbè mi fermo qui. Au revoir.


Viewing all articles
Browse latest Browse all 3124

Trending Articles