Purtroppo per esperienza diretta comunico che non sono stati i politici e gli amministratori a distruggere, e a continuare in questa strada, l’ambiente naturale salentino. Quello che ci vorrebbe veramente e diffusione di sensibilizzazione e cultura ambientale locale iniziando dai livelli più bassi della società per poi risalire la corrente verso l’alto.
CULTURA, che faccia capire a chi entra in contatto con la terra che non serve combatterla per ottenere dei risultati (e che cmq dalla lotta si esce sempre perdenti), ma basta collaborare con essa.
CULTURA a 360°, dal contadino che distrugge le campagna con la mentalità ultile-inutile, a Sempronio che costruisce una villa in campagna.
Cerchiamo di iniziare da noi stessi nel concreto a creare cultura e sensibilizzazione, sforziamoci di apprezzare una siepe naturale di “scracie” (per esagerare) a un obbrobbrio di muro di confine. La natura pensa da sola a se stessa e ai suoi equilibri, ma una malattia come l’essere umano si combatte solo con la conoscenza, la sensibilizzazione e la coscenza che ne deriva.
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Commenti su Un’ occasione per reintrodurre nel Salento il daino di Giuseppe M.
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