Caro Luigi, leggendo il tuo post non puoi immaginare lo stupore che ho provato man mano, che scorrevo la pagina, in un attimo mi sono trovato catapultato nella mia infanzia, sono uno di quei cinque bambini con i moccioli al naso, che abitava nel portone trasi /essi…:) i miei insegnanti erano Barba e ferilli… è vero che nel portone trasi/ essi a quei tempi era abitata da famiglie di popolani, ma avevamo tanta dignità da vendere…:))) poi ricordo la tua frase che mia mamma diceva a noi per andare a scuola… sciati, sciati…” concludendo poi con un affettuoso …“spenturati”.:))) Grazie per aver scritto questo bellissimo post, ho le lacrime agli occhi. Carlo
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