La sciagurata ipotesi del rilascio delle autorizzazioni richieste dalla società petrolifera straniera da parte dello Stato Italiano per condurre attività di ricerca finalizzate all’estrazione di petrolio dai fondali marini delle acque del Salento e della Puglia rappresenta di per sé una vera iattura per le popolazioni e per l’ambiente perché non solo sarebbe l’atto preliminare dello sfruttamento delle risorse naturali -che sono un bene prezioso e scarso- ma comporterebbe inoltre l’aggravante di costituire un pericolo devastante contro le vere fonti di ricchezza e di reddito della nostra terra: l’Ambiente, l’Arte, la Cultura, la Natura, il Mare, il Turismo, la Storia, la Salute e il Benessere che sono Patrimonio inalienabile e Diritti intangibili, tutelati dalla Costituzione Italiana, delle Popolazioni Italiane, della Puglia come di ogni altra Regione d’Italia.
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