Per i soliti noti (e non solo…) preciso che la valenza sarcastica di ccuènzu non vale per la locuzione comunicata da Marcello ma per quelle in cui la voce appare usata da sola o con un aggettivo in frasi esclamative (“cce ccuenzu ca ha ffattu!” o “cce bellu ccuènzu ca ha fattu!”); il che dimostra, anche in questo campo, l’importanza estrema del contesto, che può essere studiato solo attraverso un contatto diretto con i parlanti. Oggi strumenti come la rete consentono di fare più agevolmente ciò che il Rholfs a suo tempo fece attraverso una toccante (per chi è in grado di capirlo…) ricerca sul campo ma anche attraverso informatori, secondo me, non sempre affidabili. Quanto alla rivisitazione del Maestro: non sono tanto presuntuoso da ritenermene capace, neppure parzialmente.
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