Leggere leggere leggere… io sono instancabile lettrice ma questo articolo così bello è lunghissimo. Tornerò tra un po’ a rileggerlo con più attenzione dopo aver provveduto ad asciugarmi i capelli. Ebbene, si, confesso di essere rimasta qui con i capelli bagnati tanto la lettura di “qualità mi affascina.
Dice l’autore dell’articolo: “Ho capito di aver perso molto tempo e di dover recuperare”
“Ho capito di aver perduto una parte importante della cultura …”altra”….”
Io penso che in certi momenti o periodi della nostra vita abbiamo semplicemente esplorato altri cieli e siccome i cieli sono infiniti come la storia e le storie degli uomini, una vita non ci basta alla conoscenza e alle cose che vorremmo realizzare. Da qui la sensazione di avere perso tempo…..
Il tempo perso non è mai perso, semplicemente lo abbiamo ben “perso” inseguendo o interessandoci ad altre cose.
Mi piace infine riprendere dell’articolo questa bella poetica espressione:
“…di cominciare finalmente a vivere liberi, come i fiori e come gli uccelli del cielo, …”
Vivere semplicemente, francescanamente, seguendo il proprio cuore, come fa Maurizio Nocera, è un bisogno di tutti noi esseri umani, un bisogno che viene spesso rinnegato o che sprofonda nelle oscurità del nostro stesso cuore per riemergere in momenti magici e non lasciarci più.