…e ci risiamo, signori miei! Se non sono i campi fotovoltaici, sono le quattro corsie fino a Leuca, se non si tratta di permessi di trivellazione, sicuramente si tratterà di lotti edificabili in parchi archeologici… Primo Levi avrebbe riscritto “Se questo è un uomo” e stavolta la pietà e lo sdegno non sarebbe stato certo inferiore a quello dello sterminio nazista. Qui, nella nostra terra così come in qualsiasi terra capace di identificare un popolo, si sterminano i diritti, le volontà, i valori, le priorità, siano esse appartenenti a uomini, siano esse prerogativa della natura.Si massacra anche la propria intelligenza nella persona di chiunque abbia avuto idee brillanti di progresso-regresso in nome del Dio Denaro, e credo, ahimè, la lista sia lunga e spesso insospettabile. In viaggio per il mondo, anni fa, m’infervoravo per la distruzione della foresta amazzonica o per la caccia indiscriminata a specie protette: firme, lettere, petizioni, convegni.Partecipavo in prima persona insieme agli autoctoni a sdegni che sentivo miei, perchè la terra è di TUTTI e se certi signori ci riflettessero su, capirebbero che i portafogli possono riempirsi, ma una coscienza che si svuota è il seme del Deserto Globale. Provate a poggiare sul NIENTE la ricostruzione utopica dei muretti a secco! Sfidatevi a ripiantare in langhe straniere alla terra madre un qualsiasi ulivo secolare! Neanche il pittore dal talento più straordinario riuscirebbe a ricreare l’eccezionale meraviglia di CIO’ CHE E’.
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