Condivido la necessità di tenere alta la guardia e la memoria. Purtroppo in questi tempi in cui i testimoni, per questioni anagrafiche, stanno scomparendo tutti quanti, occorre tramandare i valori dell’accoglienza, della Resistenza al nazifascismo, della liberazione. Anche se, ahinoi, lì’attuale politica fa di tutto per scardinarne i principi. Gli sfigati, è vero, sono quelli che non accolgono e non accettano, il compito della scuola dovrebbe essere appunto questo, invece molto spesso il giorno della memoria e quello della liberazione sono intesi come semplici anniversari da “festeggiare”, addirittura un pò noiosi. Ed ogni giorno dovrebbe esser equello della memoria. Per le persone morte nella shoa e in quelle morte in Afghanistan, per gl iebrei morti di terrorismo e per i palestinesi morti per missili “intelligenti”.
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