Certo è che la Madonna di Lourdes se ne guarderebbe bene dal testimoniare a favore dei truffaldini, quindi i misteriosi miracolati dovrebbero fare un’autocertificazione o, al massimo, trovando un testimone(magari la madre, i figli o la nonna), dovrebbero accordarsi seduta stante con medici-compiacenti e parroci-condiscendenti(tutti già di loro conoscenza) per chiedere il proprio processo di beatificazione alla Santa Sede. Pensa che scoop un cieco-vedente e per di più beato in vita!
Magari, per fargli guadagnare ancor più il Paradiso, gli proporrebbero di fare da guida ai cani ciechi o di creare una linea griffata di bastoncini per non vedenti. Essendo poi il suo patrimonio, e in ‘pìccioli’ e in immobili, frutto di un miracolato, il Fisco lo equiparerebbe a un luogo di culto e quindi esente dal pizzo…, oh pardòn, dall’ Ici. L’italia, ahimè, potrebbe essere anche questo e Armando ha tirato in ballo il gravoso bluff dei falsi invalidi con la solita superba ironia, l’ironia che merita un paradosso, uno dei tanti tutti italiani. E pensare che i nostri parlamentari ci vedono(anche troppo) e camminano(ancor di più!), eppure sono “soggetti affetti da severa scordinazione tra parole e fatti”: lo faranno per rientrare nella categoria degli ‘Invalidi di Stato’ e così giustificare i loro stipendi da favola senza necessità di lavoro? Sarà un’astuta strategia per contenere lo scandalo del loro esistere e sussistere pagato profumatamente da noi cittadini? Chi lo sa! Rimane il fatto che almeno i falsi invalidi svolgono una qualche attività, fosse pure quella di ciechi tassisti, mentre i nostri VERI INVALIDI ricoprono le più alte cariche dello stato rispondendo severamente ai dettami della loro drammatica condizione: immobilità. Peccato che sia solo un’immomilità di governo sano ed effettivo e non un’immobilità di truffe e latrocini!
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