Cara Silvana, l’amore con cui parli della nostra terra mi autorizza ampiamente, come mi sono permesso, a darti del tu (altro non dico…). Il problema del rispetto della natura è molto complesso e coinvolge moltissime categorie umane, tra tutte quella della nocività (più o meno presunta, sempre in funzione del profitto…) e quella dell’estetica, il che è già una forma di razzismo. Sicché alcune specie (esteticamente, e non solo, irrilevanti…per chi non sa guardare e per chi non sa) sono da sterminare usando i pesticidi e pure altre, che non solo esteticamente ma anche storicamente sono rilevantissime (vedi gli ulivi), per fini sui quali non mi dilungo per non usare parole oscene. Come faresti tu, che sei un’artista, a spiegare ad un politico che in caso di eliminazione tra un Armando Polito (potrei fare tanti altri esempi) e Dante (qui il range di scelta si restringe) non dovrebbe esserci ombra di dubbio nella scelta, così come tra una Belen Rodriguez e Rita Levi-Montalcini (vale quanto detto prima a proposito del restringimento del range), così come tra un’autostrada a ventiquattro corsie (ma anche ad una sola…) e un solo (ribadisco uno solo) albero di olivo centenario (quest’ultima voce, anch’essa razzista perchè, oltretutto, tarpa le ali al futuro, è dovuta ai condizionamenti storici ed estetici di cui ho detto prima, ma il discorso potrebbe estendersi a qualsiasi specie)?
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