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Channel: Commenti per Spigolature Salentine
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Commenti su Silvana Bissoli con “Quello che gli Ulivi ci dicono…” alla Biennale Internazionale di Arte di silvanabissoli

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Caro Armando (anch’io ti do del tu, il lei è troppo formale e qui la formalità non serve), capisco quello che vuoi dire e so la difficoltà di trovare le giuste risposte per ogni situazione, sia a quelle da te sottoposte, che a tutte le domande che possono essere fatte, anche a titolo di esempio.
Personalmente, alla tua domanda di cosa potrei dire ai politici, rispondo che vorrei solo poterli condurre (anche per mano se hanno timore), in mezzo alla Natura e agli Ulivi e far sentire loro “parole vibrate” sospese tutt’intorno, pronte a essere interiorizzate ed elaborate. E, una volta provata questa emozione, pregarli di farne buon uso.
EQUILIBRIO è la parola “magica” e all’interno di questo equilibrio, caro Armando, ci stai anche tu accanto a Dante e ci sta anche la Belen e la Rita… così come ci sta Rimini e Porto Miggiano, la A14 (con le sue 4 o 6 corsie sino a Civitanova Marche) e una Maglie-Otranto (così com’è). Non tacciarmi di qualunquismo (so bene che ci sono persone di grande valore e altre meno, così come ci sono i materialisti e i sognatori), è che sono fermamente convinta si debba mettere in conto di non essere i portatori di Verità assolute e accetto che il politico, dopo la passeggiata con me tra gli Ulivi, possa sorridere della mia ingenuità, ma io sono appagata e felice di avergli “iniettato” un semino di dubbio, rispetto scelte non ottimali (e si potrebbe usare anche qui termini di altro spessore).
Qualche anno fa, un professore universitario di Roma entrò a visitare la mia mostra a Otranto e, anziché buongiorno, mi disse: “Vediamo un po’ cosa ha da dirci questa signora con tutti questi alberi” e il suo tono non era di considerazione (per non dire altro) ed io pensai “forza Silvana al lavoro, questa è una scommessa.”. Dopo circa un’ora, scrisse qualcosa sul libro delle firme e mi salutò, questa volta gentilmente e stringendomi forte la mano. Compresi che qualcosa era cambiato in lui, via via che raccontavo i miei “Ulivi” e, incuriosita, presi il quaderno sperando avesse scritto qualcosa. Lessi: “Oggi ho ricevuto una grande lezione di vita”. Ora, forse non si ricorderà nemmeno più di me, o forse sì…


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