Commovente… Commovente come tutto ciò che viene a spaginare i fiori della nostra esistenza smorzando speranze e infiammandoci di incredulità.
Un flash, un attimo e poi niente è più come prima.
Chi è un insegnante come Andrea Calabrese, chi è una mamma, un padre conosce la bella età dei ragazzi, quella ombreggiata da sogni meravigliosi, da spazi incontaminati dall’idea della morte, da pedine per forza vincenti su quella strana scacchiera che è la vita.
Non esiste al mondo infamia peggiore di quella che si rivale sui bambini, sugli innocenti, sui deboli. Insieme a Melissa siamo morti un po’ tutti, insieme alle ragazze mutilate e sfigurate anche noi conserveremo cicatrici e segni di dolore indelebili come i giorni della memoria e come i giorni del riscatto. Alle porte dell’estate, della stagione più bella ed intrigante, i colori sgargianti della giovinezza e, in lei, del nostro futuro avranno qualche tonalità mancante, qualcuna più sfocata, qualcun’altra sciolta in un ibrido irriverente.
Muniamoci quindi tutti di potenti pennelli imbevuti di verità, giustizia e voglia di cambiamento per ritoccare il quadro che della nostra vita qualcuno vuol deturpare. Ricordiamoci: la nostra vita è un’opera d’arte proprio come quella di ogni nostro fratello.
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