Ed eccoci al vuoto celebrarsi, dati gli avvenimenti delittuosi recenti, della giornata dell’arte in piazza Mazzini a Lecce. Comprendo l’amarezza e lo scoramento di Gianni dinanzi al velenoso insinuarsi di idee sovversive e stupidamente autolesioniste di alcuni giovani. Chiara è l’ignoranza di chi, tra loro, è stato chiamato a rispondere alla sbigottita curiosità di Ferraris, pericolosa ignoranza di coscienza sociale e politica. Possono in questo caso essere implicati diversi tipi di logica e tra questi sicuramente uno è: “Siamo in uno stato di crisi: i politici rubano indistintamente, non esiste meritocrazia, la scuola è una farsa, il futuro incerto, il frigo è vuoto, il serbatoio dello scooter è pieno solo di rinfacci e un giorno di bisboccia lontano dai professori non può che darci tregua e piacere. Che vuoi che sia se una a Brindisi è morta senza neanche sapere il perchè? In fondo qui non ce la passiamo tanto meglio neanche noi e sempre senza sapere nè avere colpa del perchè. Abbiamo quindi pensato di riesumare qualche vecchio fantoccio dalla storia che conosciamo, a grandi linee, attraverso qualche fichissimo murales o grazie a certe idee che girano tra noi: ad Armando suo nonno gli ha detto belle cose del tempo del fascismo. Tutti zitti a obbedire e chi sgarrava era morto. Insomma, bastava non fare casino! Beh, almeno non andavano in giro a far saltare scuole o a rubare o a lasciar fare del male alla gente senza un motivo serio! Qui vi sembra, nell’era della tanto celebrata e sudata democrazia, che il tenore sia migliorato molto nella sostanza? Delle opinioni altrui non gliene frega proprio niente a nessuno, si vede dai referendum, nè a qualcuno sta a cuore la sicurezza di casa tua (rapine in villa e in stamberghe), la sicurezza dei cittadini (ti massacrano per strada magari solo se non gli dai una sigaretta), del lavoro e del futuro delle famiglie. Un colpo di stato allora! Semplice, è il male minore.”
Gli sbarbatelli naturalmente non sanno quel che dicono, ma quando la morte della speranza incalza, quando la strage della fiducia miete più vittime di una guerra, il pericolo dell’anarchia o dellignoranza ‘fertile’ si fa sempre più minaccioso. Ideale terreno di coltura sono per l’appunto i giovani, semi a cui hanno inquinato scelleratamente il presente e insegnato la diffidenza e la rabbia contro tutto. Così non si va da nessuna parte, signori, così se anche una ragazza muore sotto una bomba armata dal niente, se un terremoto fa crollare palazzi e vite, se un’imprenditore si è sparato o un operaio si è impiccato, se le solite facce(tutte uguali) incoraggiano al sacrificio e poi comprano 400 nuove auto blu e una vita più agiata attraverso il rialzo dei propri stipendi, se le famiglie si sfasciano perchè non arrivano a fine mese e se i giovani sono sfigati perchè non hanno più un futuro, NON DIAMO LA COLPA AI SOLITI ‘UNTORI’, ma rimbocchiamoci le maniche per davvero! Lo dobbiamo fare con l’esempio e non a parole, lo dobbiamo fare per quei ragazzi in corteo in piazza Mazzini che abbiamo lasciato in pasto alla più drammatica delle confusioni, per Melissa e i suoi sogni di moda e di successo strappati, per noi stessi che mai dovremo permettere l’abbrutimento dei nostri ideali di vita, di giustizia e di onore.
“Da prima muoiono i nostri piaceri, e quindi le nostre speranze, e quindi i nostri timori; e quando tutto ciò è morto, la polvere chiama la polvere e noi anche moriamo”: (Gabriele D’Annunzio, da “Il piacere”)
↧
Commenti su A Brindisi la barbarie ha fatto strage di democrazia di raffaellaverdesca
↧