un soggetto affetto da arteriosclèrosi cerebrale o colpito da un ictus cerebrale spesso blatera, con termini insensati, parole alla rinfusa, per lo più in soliloquio. I familiari indicano quello stato, presente anche nelle ore notturne, con “strulicare, sta stròlica”. Per questo ritengo che si tratti di uno stato patologico, che per traslato si applica a chi parla da solo, dicendo frasi senza senso. In verità il verbo mi pare si applichi anche al piccolino che inizia a parlare e che gorgheggia o balbetta, tanto che si dice “sta zzacca a strulicare”. In entrambi i casi manca il logos o la ragione evidenziati da Pier Paolo
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